Fibra ottica. Franco Bassanini: ‘CDP pronta a investire in tutti i progetti’

di Alessandra Talarico |

Auspicabile trovare un accordo nell’interesse del Paese.

Italia


Fibra ottica

Da uno scontro su chi e come debba realizzare la rete in fibra ottica, il sistema-Paese non ha nulla da guadagnare: per questo motivo, la Cassa Depositi e Prestiti investirà con in mente l’obiettivo di raggiungere il ‘risultato’, ossia l’infrastrutturazione digitale dell’Italia.

Lo ha ribadito anche stamattina, intervenendo a  un convegno organizzato dall’Agenzia per l’innovazione della Presidenza del Consiglio, il presidente della CDP Franco Bassanini, auspicando il raggiungimento di un accordo tra i diversi player impegnati nella partita della banda ultralarga.

 

“La nostra logica – ha detto – non è di investire nell’interesse di questo o quello: ci interessa il risultato e cioè che il Paese abbia una moderna rete di telecomunicazioni”.

Chi, dunque, vorrà  investire nell’ultrabroadband, come ha fatto Metroweb e darà anche Telecom Italia, “…avrà il sostegno finanziario della CDP” che, dal canto suo, cercherà di mettere d’accordo le necessità dei diversi operatori perchè “il Paese non ha nulla da guadagnare” da uno scontro, ma ha invece l’impellente necessità di dotarsi di un piano strategico che lo porti a realizzare un’infrastruttura da cui dipende parte della crescita economica e sociale.

“Bisogna investire in fibra ottica e, speriamo, lo si possa fare con un accordo tra gli investitori”, ha detto ancora Bassanini.

 

Alle parole di Bassanini, che è anche presidente di Metroweb – la società che gestisce la fibra ottica di Milano e che riceverà un finanziamento dalla CDP attraverso il fondo FSI – fanno eco quelle di Mauro Maia, senior partner di F2i (il fondo di Vito Gamberale che è anche azionista al 46% di F2iTel che controlla Metroweb): “Riteniamo – ha affermato – che il piano Metroweb possa  andare avanti in totale collaborazione con Telecom Italia”. 



“Siamo collaborativi con Telecom Italia perché per il bene del Paese occorre fare una sola rete. Competere sulle infrastrutture non ha senso”.

 

Convenendo con quanto affermato nei giorni scorsi anche dall’amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano (leggi articolo Key4biz), 
Maia ha spiegato che “La tecnologia FTTH è vincente in zone densamente popolate. Dove c’è la domanda di fibra vorremmo esportare il modello Milano e auspichiamo che Telecom Italia. possa conferire i suoi asset nelle newco cittadine per favorire quest’operazione”. 



 

Riguardo, infine, la posizione di Intesa Sanpaolo – azionista sia di Telecom Italia attraverso la holding Telco, che di Metroweb, detenendo il 12,5% di F2iTel – Maia ha confermato che è in corso un negoziato che dovrebbe portare l’istituto a diminuire i suoi investimenti nell’equity: “Non abbiamo ancora trovato un accordo ma c’è un negoziato in corso”. 



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