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Nuova esclusiva per i lettori di Key4biz, uno strumento indispensabile per operatori e addetti ai lavori: il nuovo Codice in materia di protezione dei dati personali, inclusivo del testo consolidato con le modifiche del D.lgs. n. 69 del 28 maggio 2012.
“Ringraziamo lo studio legale VBL per aver accettato di condividere con i nostri lettori anche il testo del Codice in materia di protezione dei dati personali, consolidato con le modifiche introdotte dal recentissimo decreto legislativo del 28 maggio 2012 n. 69 – ha dichiarato Raffaele Barberio, direttore di Key4biz -. Il testo è in formato pdf, le modifiche introdotte con il decreto 70/2012 sono in corsivo, e l’indice rinvia con collegamento ipertestuale agli articoli. Il nuovo Codice è scaricabile da Key4biz al link sotto riportato”.
All’avv. Silvia Venturini, autrice tra l’altro del capitolo 9 – La tutela della privacy nelle comunicazioni elettroniche, del volume Diritto delle comunicazioni elettroniche – Telecomunicazioni e televisione dopo la riforma comunitaria del 2009 (Giuffré), abbiamo chiesto le sue considerazioni sul nuovo decreto.
“Il decreto legislativo del 28 maggio 2012, n. 69 – ha spiegato Silvia Venturini – modifica il Codice in materia di protezione dei dati personali su alcuni profili rilevanti per le comunicazioni elettroniche: dalle definizioni, agli obblighi dei fornitori di comunicazioni elettroniche accessibili al pubblico (art. 32); dagli adempimenti conseguenti alla violazione dei dati personali (art. 32bis), alle comunicazioni indesiderate (art. 130), alle sanzioni nei confronti di fornitori di servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico (art. 162ter)”.
“La nuova disciplina – ha concluso Silvia Venturini – adegua la tutela dei dati personali alla riforma del Codice delle comunicazioni elettroniche, tradizionalmente uno dei settori in cui la protezione dei dati personali è più complessa e sottoposta a rischi, e impone il coordinamento con le norme a garanzia di altri diritti meritevoli di tutela (si pensi al recente dibattito sul diritto d’autore). La ‘modernizzazione’ del Codice attribuisce peraltro al Garante strumenti efficaci per la protezione dei dati personali e richiede dunque un’attenzione degli operatori ancora maggiore in relazione a pratiche (ad esempio, le comunicazioni indesiderate) ancora non pienamente superate”.
Le novità apportate dal decreto, come informa una nota del governo, sono finalizzate, in via generale, a rafforzare il mercato interno dei 27 Paesi dell’Unione e, in particolare, a: promuovere investimenti efficienti e innovazione nelle infrastrutture di comunicazione elettronica, ad esempio introducendo la possibilità per le autorità nazionali di regolamentazione, di imporre la condivisione di facilities di comunicazione elettronica o di “proprietà”, tra cui: edifici ed accesso ad essi, cablaggio negli edifici, antenne, torri, cavidotti, ecc. nonché elementi di rete non attivi (Leggi Articolo Key4biz).
In riferimento alle norme del D.lgs. 69/2012, l’intenzione del governo è quella di rafforzare le prescrizioni in tema di sicurezza e riservatezza delle comunicazioni, nonché di protezione dei dati personali, anche attraverso l’introduzione di disposizioni volte a garantire l’informativa verso le Autorità di regolamentazione e, se del caso, verso gli utenti, sulle violazioni della rete perpetrate, ai danni dei dati personali.
Il decreto legislativo recepisce la normativa comunitaria in tema di servizio universale e diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica; trattamento dei dati personali e a tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche; cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori.
Le modifiche approvate dal governo sono finalizzate a una maggiore tutela dei consumatori contro le violazioni dei dati personali e lo spam, dando attuazione alle strategia comunitaria in materia di comunicazioni elettroniche “EU2020“, per una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile dell’Europa e, in particolare, all’Agenda digitale europea, che rappresenta una delle sette iniziative faro della strategia.
La revisione comunitaria del quadro normativo delle comunicazioni elettroniche, spiega il governo, nasce, prima di tutto, dalla constatazione di una persistente mancanza di un mercato unico nel settore, dovuta, in particolare, alla frammentarietà normativa in questo campo, nell’Unione. Tale situazione, accanto alle discrepanze nelle attività delle varie autorità nazionali di regolamentazione, rischia di mettere in pericolo non solo la competitività del settore, ma anche i significativi vantaggi, in termini economici e sociali, che la concorrenza transnazionale può apportare ai consumatori.
I dati personali (nomi, indirizzi e-mail e informazioni bancarie dei clienti dei fornitori di servizi di telecomunicazioni e di accesso ad Internet) e, in particolare, quelli relativi a ogni telefonata e sessione in rete devono essere tenuti al sicuro da un uso indesiderato, accidentale o fraudolento. Gli operatori devono rispondere della responsabilità che deriva loro dalla elaborazione e memorizzazione di queste informazioni.
A tal scopo, per la prima volta in Europa, le nuove norme introducono notifiche obbligatorie per le violazioni dei dati personali. Ciò significa che i fornitori di comunicazioni saranno obbligati a informare le autorità e i loro clienti circa le violazioni della sicurezza che lede i loro dati personali. Ciò consentirà di aumentare gli incentivi per una migliore protezione dei dati personali da parte dei fornitori di reti e servizi di comunicazione
Inoltre, spiega ancora il governo nella nota, le norme in materia di privacy e protezione dei dati vengono rafforzate, ad esempio in merito all’uso dei cookies (stringhe di testo che memorizzano le scelte di navigazione degli utenti) e sistemi simili.
“Gli utenti di Internet dovranno essere maggiormente informati sull’esistenza di tali cookies e su ciò che accade ai loro dati personali; in tal modo potranno esercitare più facilmente un controllo su di essi”.
• Link al Nuovo Codice in materia di protezione dei dati personali