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Mediaset male in Borsa nonostante chiarimento su dichiarazioni di Fedele Confalonieri

Italia


Mediaset in calo a Piazza Affari, in controtendenza, dopo le dichiarazioni del presidente Fedele Confalonieri sul cattivo andamento della raccolta pubblicitaria che hanno confermato il trend negativo del mercato italiano.

Stamani in tarda mattinata il titolo cedeva l’1,78% a 1,27 euro a fronte di un rialzo dello 0,75% circa dell’indice FTSE Mib e di un leggero calo dello 0,5% del paniere europeo dei titoli media.

Oggi, a margine dell’assemblea della Banca d’Italia, Confalonieri, a chi gli chiedeva dell’andamento della raccolta pubblicitaria, ha risposto: “Non bene”.

Il riferimento, come ha poi spiegato una nota dell’azienda televisiva, era però soltanto ai mesi già chiusi e contabilizzati, dunque non voleva avere valore prospettico.

“E’ totalmente prematuro – spiega Mediaset – esprimere giudizi definitivi sull’andamento del mese di giugno non ancora iniziato”.

 

“Sul titolo c’è una generale preoccupazione legata all’andamento di tutto il settore”, ha commentato un trader, sottolineando che da diversi mesi Mediaset non riesce più a registrare risultati migliori del mercato. “Le parole di Confalonieri certo non aiutano”, ha aggiunto.

Mediaset ha anticipato nell’ultima conference call che i primi cinque mesi dell’anno hanno registrato un calo della raccolta in Italia intorno al 10%, auspicando un miglioramento per il mese di giugno

 

Il trader ha anche citato gli ultimi dati sulle audience medie relative a settembre/maggio che evidenziano un decisa perdita per le Tv generaliste con Mediaset in calo del 2,6%, più della flessione registrata dalla Rai, pari al 2,5% circa.

 

Lo scorso 25 maggio, gli analisti di Mediobanca hanno ridotto il target price del titolo da 2,08 a 1,78 euro (neutral).

E sempre gli analisti suggerivano una partnership strategica con un operatore internazionale per risollevare le sorti di Mediaset Premium (Leggi Articolo Key4biz).

Tra gennaio e marzo Mediaset ha perso 25 mila abbonamenti Premium, l’offerta a pagamento per il digitale terrestre. Nel primo trimestre questo business ha registrato ricavi in calo da 135 a 131 milioni. Lo scorso anno la perdita ammontava a 69 milioni di euro.

Stando a quanto riporta MF, gli analisti di Mediobanca ritengono che “Siccome i costi per i contenuti dell’offerta Premium aumentano e i vertici aziendali continuano a ritenere strategico il business, la soluzione migliore da esplorare potrebbe essere la partnership con un operatore internazionale”.

Un’eventualità tutta da verificare ma che potrebbe coinvolgere nomi come Discovery, Disney o Bbc. Il mercato potrebbe apprezzare una soluzione di questo tipo, visto che l’offerta pay per il digitale resta tra le priorità da sviluppare per il Biscione.

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