Dvd in alta definizione: che fine ha fatto il Blu-ray? Crescita frenata dall’avanzata di contenuti digitali e video on-demand

di Raffaella Natale |

In Francia si tirano le somme. Dopo cinque anni dall’arrivo dei supporti con questo standard, le vendite restano ancora deboli.

Francia


Blu ray

Era la primavera del 2007, quando i primi lettori Blu-ray arrivavano sul mercato francese e gli utenti scoprivano questo nuovo standard destinato, grazie ai contenuti in alta definizione, a sostituire il DVD.

L’obiettivo di questo formato, sostenuto da Sony, era in effetti di diffondere l’alta definizione e ridare dinamicità al mercato del DVD (Leggi Articolo Key4biz).

Cinque anni dopo, possiamo tirare le somme e convenire che non possiamo parlare di vero e proprio successo.

Veniamo ai dati: nei primi quattro mesi dell’anno, le vendite di dischi Blu-ray non pesano che il 18,7% in termini di valore sul mercato francese dei supporti fisici (DVD classici e Blu-ray). Sicuramente, però, si può affermare che la crescita è costante: dall’inizio dell’anno +27% in termini di volume a 3,66 milioni di unità.

A contribuire allo sviluppo di questo standard anche il fatto che tutte le grosse novità, poco dopo la loro uscita, sono disponibili in questo formato.

 

Tuttavia la performance è meno buona rispetto alle iniziali stime dell’industria di settore.

“Non possiamo parlare di scacco”, s’è difeso Dominique Masseran, presidente di Blu-ray Partners. “Alcune persone si aspettavano forse la stessa crescita che c’è stata con l’arrivo del DVD. Ma quel formato arrivava dopo il VHS, che era totalmente differente. In quel caso si tratta di qualcosa di molto di più di una semplice evoluzione”.

 

Diversi fattori, del resto, hanno frenato lo sviluppo del Blu-ray. In primo luogo, il prezzo dei film, che per molto tempo sono stati anche due volte più cari rispetto a quelli classici. Un posizionamento, inoltre, reso ancora più difficile in un momento di grande crisi economica.

 

Del resto non c’è stato nemmeno un forte interesse dei consumatori per questa tecnologia. Fino al 2008, la diffusione di questo formato è stata frenata dalla concorrenza dell’HD-DVD, standard supportato da Toshiba, infine accantonato (Leggi Articolo Key4biz).

A incidere negativamente, inoltre, anche l’erronea convinzione di alcuni clienti che “pensavano di non potere usare i lettori Blu-ray anche per vedere film in formato classico”, ha detto ancora Dominique Masseran.

 

Oggi questo formato resta legato alla PS3, la console di giochi di Sony dotata di lettore Blu-ray. In Francia ne sono state vendute quasi 4 milioni.

Si può certo contare sulle buone performance di Freebox Revolution, che integra il lettore, ma la debolezza delle vendite di lettori e registratori appositi è innegabile.

 

“Oggi abbiamo un parco di circa 6 milioni di dispositivi Blu-ray. Rispetto ai 27 milioni di abitazioni, si può fare meglio, ma la proporzione aumentate” costantemente, ha commentato Dominique Masseran.

Infine, il Blu-ray non ha permesso di compensare il calo dei DVD classici. Anche il mercato francese dei supporti fisici (DVD e Blu-ray) è diminuito di quasi il 12% in valore nel 2011, nonostante la crescita del Blu-ray.

Il trend è uguale dall’inizio dell’anno. Pirateria, aumento della disponibilità di contenuti digitali, ma soprattutto il successo dei video on-demand, che lo scorso anno avevano un valore di 230 milioni di euro, vale a dire più del Blu-ray (205 milioni di euro) … 

Bisogna ammetterlo, il Blu-ray è arrivato in un mercato in piena trasformazione e soffre meccanicamente di questi nuovi concorrenti.

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