Facebook a lavoro su uno smartphone? I rumors si susseguono ma c’è chi avverte: ‘Potrebbe essere un disastro’

di Alessandra Talarico |

Il business è molto rischioso e i margini molto risicati. Al momento, solo due società stanno facendo bene – Apple e Samsung – mentre molte altre, anche con comprovata esperienza (vedi RIM e Nokia) stanno sprofondando. Nel mirino di FB il browser Opera?

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Dopo il completamento dell’acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google, un’altra web company starebbe per lanciarsi nell’arena dell’hardware. Facebook – almeno così rivela il New York Times citando fonti anonime interne alla società – potrebbe realizzare il ‘suo’ smartphone entro il prossimo anno. Allo scopo, Mark Zuckerberg avrebbe già avvicinato mezza dozzina di ex ingegneri hardware e software della Apple che hanno partecipato allo sviluppo dell’iPhone, incluso uno che ha lavorato anche all’iPad.

 

Certo, non è la prima volta che circolano rumors di questo tipo: già nel 2010, il blog TechCrunch riferiva che Facebook stava lavorando a uno smartphone, mentre lo scorso anno il sito AllThingsD rivelava una partnership tra Facebook e HTC per la realizzazione di uno smartphone battezzato ‘Buffy‘ (Leggi articolo Key4biz).

Ora, però, pare che le cose siano diverse, anche se Facebook non ha confermato il progetto: interrogato sulla faccenda, Zuckerberg ha ribadito che il gruppo sta lavorando ‘a 360 gradi’ nell’industria mobile, “con operatori, produttori di hardware, fornitori di sistemi operativi, sviluppatori di applicazioni”.

 

L’intento, per Facebook è chiaro: ora che la società è sbarcata in Borsa ha assoluta necessità di trovare nuove fonti di reddito e non può non tentare di sfruttare il canale mobile, una delle aree di crescita più promettenti, in cui non può relegarsi al ruolo di ‘un’app fra tante’.

Nei documenti presentati alla SEC prima dell’IPO, Facebook sottolineava che circa la metà dei suoi circa 900 milioni di utenti accede al sito da un dispositivo mobile, ma il social network – che genera la maggio parte dei suoi ricavi dalla pubblicità – fa fatica a monetizzare questo successo. Una difficoltà che è stata una delle argomentazioni principali usate da quegli analisti che non se la sono sentita di raccomandare l’acquisto delle azioni a 38 dollari.  Sempre nei documenti presentati alla SEC, Facebook spiegava che una delle priorità per la crescita è proprio “il miglioramento dei prodotti destinati al mercato mobile” e “lo sviluppo della consultazione di Facebook da dispositivi” nomadi. “Essenziali – scrive la società – per aiutarci a mantenere e allargare la nostra base utenti”.(Leggi articolo Key4biz).

 

Ecco perché molti analisti hanno sottolineato che la crescita nel mobile è vitale per il futuro del social network.

Una missione che, tuttavia, non è delle più semplici: secondo Nick Bilton del New York Times, “mescolare le culture hardware e software è come mescolare l’acqua e l’olio e, ad eccezione di Apple, non sono molti i produttori di telefonini che ci sono riusciti”.

Si pensi, spiega Bilton, a “HP, che ha provato ed ha fallito. Lo stesso per Dell e neanche Sony si è dimostrato molto bravo nella produzione di telefonini”.

Non è insomma, un campo in cui si può improvvisare e per questo Zuckerberg avrebbe preso contatto con persone che in questo settore hanno lavorato per molto tempo. Altri azzardano che se Facebook non riuscisse a venirne a capo con un proprio team, potrebbe sempre decidere di acquistare un produttore come RIM – che attualmente è valutato circa 6 miliardi di dollari – o HTC (che vale circa 12 miliardi di euro).

 

C’è anche chi sottolinea che se le intenzioni di Facebook nel settore hardware fossero serie, gli investitori dovrebbero essere seriamente preoccupati.

Secondo il sito Business Insider, addirittura, dovrebbero correre via a gambe levate, per una serie di importanti ragioni: prima di tutto perché non sarebbe una mossa offensiva ma difensiva, in secondo luogo perché quello dell’hardware è un mercato difficile e dai margini molto risicati e in cui solo due società stanno facendo bene – Apple e Samsung – mentre molte altre, anche con comprovata esperienza (vedi RIM e Nokia) stanno sprofondando.

Quanto ai sistemi operativi, la piazza – dominata da iOs di Apple e Android di Google – è già molto affollata: c’è Amazon, Samsung, Microsoft e anche RIM può ancora dire la sua.

Anche la distribuzione è cruciale: come farà Facebook? Si affiderà agli operatori? Costruirà una sua rete di negozi?

E ancora, si chiede Business Insider, anche se Facebook vuole diventare una piattaforma mobile, ha davvero bisogno di creare un ‘facebook-fonino? Chi lo comprerebbe, visto che l’app di Facebook è già disponibile su tutti i sistemi operativi e il sito è accessibile via browser?

Il punto cruciale è, sottolinea il sito, che produrre uno smartphone da zero è un business molto impegnativo e rischierebbe di compromettere i margini, che sono ora uno dei punti di forza di Facebook.

 

Piuttosto, quindi, converrebbe più stringere alleanza con i player dell’intera catena di valore – produttori, fornitori di sistemi operativi, operatori – e cercare di integrare il social network in ogni piattaforma già disponibile.

 

Si affacciano, intanto, anche indiscrezioni che vorrebbero Facebook interessato ad acquisire Opera Software, la società norvegese casa madre dell’omonimo browser internet e di ‘Opera mini’, concepito per i dispositivi mobili. Anche in questo caso, l’obiettivo sarebbe quello di disporre di un proprio sistema per la navigazione, particolarmente forte nel segmento mobile, dove Opera controlla il 12% del mercato ed è utilizzato da oltre 200 milioni di utenti in tutto il mondo.

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