Comunicazioni elettroniche: dal Governo via libera alla neutralità tecnologica per la gestione flessibile dello spettro radio

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Importanti provvedimenti anche in materia di privacy: gli operatori responsabili dell’elaborazione e memorizzazione delle informazioni personali.

Italia


Mario Monti

Modifiche al Codice delle comunicazioni in arrivo. Oggi il Consiglio dei Ministri ha esaminato due decreti legislativi che accolgo le disposizioni Ue in materia di comunicazioni elettroniche (Direttive 2009/136/CE e 2009/140/CE)

Il governo informa che le modifiche sono finalizzate, in via generale, a rafforzare il mercato interno dei 27 Paesi dell’Unione e, in particolare, a:  promuovere investimenti efficienti e innovazione nelle infrastrutture di comunicazione elettronica, ad esempio introducendo la possibilità per le autorità nazionali di regolamentazione, di imporre la condivisione di facilities di comunicazione elettronica o di “proprietà”, tra cui: edifici ed accesso ad essi, cablaggio negli edifici, antenne, torri, cavidotti, ecc. nonché elementi di rete non attivi.

 

Ma anche promuovere una gestione efficiente flessibile e coordinata dello spettro radio, anche attraverso l’introduzione dei principi di neutralità tecnologica e dei servizi; rafforzare i diritti degli utenti in materia di trasparenza nei rapporti con i fornitori di servizi, con riferimento, ad esempio alle condizioni definite nei contratti stipulati con essi.

E ancora: equiparare il più possibile i diritti dei disabili in materia di comunicazioni elettroniche, ad esempio garantendo un accesso equivalente a quello degli altri utenti anche ai servizi pubblici di telefonia vocale tramite la connessione di rete.

Infine, rafforzare le prescrizioni in tema di sicurezza e riservatezza delle comunicazioni, nonché di protezione dei dati personali, anche attraverso l’introduzione di norme volte a garantire l’informativa verso le Autorità di regolamentazione e, se del caso, verso gli utenti, sulle violazioni della rete perpetrate, ai danni dei dati personali.

 

Il secondo decreto legislativo recepisce la normativa comunitaria in tema di servizio universale e diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica; trattamento dei dati personali e a tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche; cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori.

 

Le modifiche approvate dal governo sono finalizzate, in via generale, a rafforzare il mercato interno dei 27 Paesi dell’Unione attraverso una maggiore tutela dei consumatori contro le violazioni dei dati personali e lo spam, dando attuazione alle strategia comunitaria in materia di comunicazioni elettroniche “EU2020“, per una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile dell’Europa e, in particolare, all’Agenda digitale europea, che rappresenta una delle sette iniziative faro della strategia.

 

La revisione comunitaria del quadro normativo delle comunicazioni elettroniche, spiega il governo, nasce, prima di tutto, dalla constatazione di una persistente mancanza di un mercato unico nel settore, dovuta, in particolare, alla frammentarietà normativa in questo campo, nell’Unione. Tale situazione, accanto alle discrepanze nelle attività delle varie autorità nazionali di regolamentazione, rischia di mettere in pericolo non solo la competitività del settore, ma anche i significativi vantaggi, in termini economici e sociali, che la concorrenza transnazionale può apportare ai consumatori.

 

Le modifiche introdotte sono quindi finalizzate a tutelare maggiormente i consumatori contro le violazioni dei dati personali e lo spam. In particolare, la privacy dei cittadini europei diventa una delle priorità delle nuove regole del settore.

I dati personali (nomi, indirizzi e-mail e informazioni bancarie dei clienti dei fornitori di servizi di telecomunicazioni e di accesso ad Internet) e, in particolare, quelli relativi a ogni telefonata e sessione in rete devono essere tenuti al sicuro da un uso indesiderato, accidentale o fraudolento. Gli operatori devono rispondere della responsabilità che deriva loro dalla elaborazione e memorizzazione di queste informazioni.

 

A tal scopo, per la prima volta in Europa, le nuove norme introducono notifiche obbligatorie per le violazioni dei dati personali. Ciò significa che i fornitori di comunicazioni saranno obbligati a informare le autorità e i loro clienti circa le violazioni della sicurezza che lede i loro dati personali. Ciò consentirà di aumentare gli incentivi per una migliore protezione dei dati personali da parte dei fornitori di reti e servizi di comunicazione.

 

Inoltre, spiega ancora il governo nella nota,  le norme in materia di privacy e protezione dei dati vengono rafforzate, ad esempio in merito all’uso dei cookies (stringhe di testo che memorizzano le scelte di navigazione degli utenti) e sistemi simili.

Gli utenti di Internet dovranno essere maggiormente informati sull’esistenza di tali cookies e su ciò che accade ai loro dati personali; in tal modo potranno esercitare più facilmente un controllo su di essi”. (r.n.)

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