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Google finalizza l’operazione Motorola Mobility. Larry Page: ‘Creerà la prossima generazione di cellulari’

Stati Uniti


Google ha completato l’acquisizione di Motorola Mobility per 40 dollari per azione, dopo per aver incassato il via libera delle Autorità antitrust.

Lo annuncia la web company in una nota, informando anche che il CEO di Motorola Mobility, Sanjay Jha, si è dimesso e sarà sostituito da Dennis Woodside.

“Sono lieto di annunciarvi che l’accordo è chiuso. Motorola è una grande società tecnologica americana. Ho fiducia nella squadra di Motorola: creerà la prossima generazione di cellulari“, ha dichiarato il CEO di Google, Larry Page.

 

L’annuncio dell’operazione era stato dato nell’agosto 2011. Google aveva concordato con Motorola il pagamento di 12,5 miliardi di dollari, 40 dollari per azione appunto. Secondo i piani presentati, Motorola Mobility continuerà la sua operatività come azienda separata da Google (Leggi Articolo Key4biz).

 

“I telefonini che abbiamo in tasca sono diventati supercomputer che stanno cambiando il nostro modo di vivere”, ha scritto Page sul blog ufficiale della compagnia, annunciando la notizia della finalizzazione dell’operazione su Motorola Mobility.

Adesso – ha continuato Page – possiamo fare cose che prima pensavamo fossero magiche o possibili solo su Star Trek, come avere la giusta indicazione su dove ci troviamo, guardare video su YouTube o scattare una foto e condividerla immediatamente con gli amici”.

“E’ per questo che sono eccitato nell’annunciarvi che oggi è stato chiuso l’accordo con Motorola Mobility. Motorola è una grande azienda americana che ha guidato la rivoluzione mobile, segnando il record di più di 80 anni di innovazione, compresa la creazione del primo cellulare”.

Page ha quindi commentato come tutti ricordano lo StarTAC di Motorola che allora sembrava piccolissimo e mostrava il reale potenziale di questi dispositivi. “Essendo un società che ha fatto da subito una grande scommessa su Android, Motorola è diventato un partner estremamente prezioso per Google.”

 

Si apprende, inoltre, che la società di Mountain View concederà gratuitamente per quasi sei anni una parte della propria sede di New York all’Università di Cornell, specializzata in hi-tech. Dal primo luglio sorgerà un immenso campus, 2mila mq, nel cuore di Manhattan, che resterà lì fino a quando non verranno completati i lavori della CornellNYC Tech.

“Non abbiamo molta gente che lavora in questo settore”, ha dichiarato Page ai giornalisti nella conferenza stampa indetta per l’occasione, informando che l’operazione ammonta a 10 milioni di dollari.

 

Il sindaco della città, Michael Bloomberg, ha invece comunicato d’aver elargito 100 milioni di dollari e donato una parte di terreni inutilizzati di Roosevelt Island, per la costruzione del CornellNYC Tech, sponsorizzato da Cornell e dall’istituto Technion con sede in Israele.  

New York, che ospita la seconda sede più grossa di Google e anche una delle più importanti di Facebook, spera di strappare alla Silicon Valley il titolo di Mecca dell’hi-tech.

“Non vogliamo essere secondi a nessuno“, ha detto Bloomberg.

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