Stati Uniti
Quello delle truffe online si conferma un mercato molto fiorente e, secondo l’FBI, tra phishing, furti d’identità e altre forme di ingegneria sociale, nel 2011 è costato agli americani 485 milioni di dollari.
Il rapporto annuale dell’Internet Crime Complaint Center, o IC3, redatto insieme all’FBI, rivela un aumento del 3,4% nelle denunce di frodi, che lo scorso anno si sono attestate a quota 315 mila, “più di 26 mila al mese”.
Le frodi più frequenti coinvolgono la stessa FBI, con l’invio di email truffaldine che sembrano provenire dall’agenzia ma in realtà fungono da ‘piede di porco’ per consentire a finti agenti di accedere ai dati sensibili, all’identità della vittima e al numero di conto corrente.
Ma gli imbroglioni, si sa, non smettono mai di congegnare nuovi metodi per trarre in inganno le loro vittime: tra le ultime trovate, la finta vendita di automobili a prezzi super convenienti con la scusa di un imprevisto trasferimento all’estero, per ottenere celermente il versamento di un anticipo per prenotare l’auto.
Altre truffe si fondano sull’invio di messaggi che informano della mancata consegna di un bene acquistato online o che sembrano offrire un ‘onesto’ lavoro da casa.
IC3 ha anche registrato un vistoso aumento delle “truffe dell’amore“, ossia email che sembrano provenire da una persona interessata a stringere una relazione affettiva con la vittima e cerca di circuirla con diverse romanticherie – poesie, fiori o mettendola a conoscenza del suo difficile vissuto.
Secondo il rapporto, chi ‘abbocca’ a queste truffe ci rimette mediamente 4 mila dollari.
“I truffatori – si legge nel rapporto – scandagliano i forum, i siti di incontri e i social network alla ricerca delle loro vittime”. La ‘vittima’ ideale è una persona con più di 40 anni, divorziata, vedova o disabile.
“Tutte queste categorie – conclude l’FBI – sono a forte rischio truffa”.