Stati Uniti
Facebook ha annunciato stamani il prezzo delle azioni che tra due settimane piazzerà sul mercato, confermando quella che sarà la più grossa IPO della net-economy, anche se la sua valorizzazione si attesta su una cifra inferiore rispetto alle precedenti stime.
Con lo sbarco in Borsa il gruppo di Mark Zuckerberg potrebbe arrivare a raccogliere fino a 13,6 miliardi di dollari, con una valutazione compresa fra i 77 e i 96 miliardi di dollari, al di sotto dei 100 miliardi che erano stati evocati dal social network che oggi vanta 900 milioni di iscritti.
E’ quanto emerge dalla documentazione presentata alla Sec, la Consob americana, nella quale si fissa a 28-35 dollari per azione il prezzo dell’IPO. Facebook venderà 337,3 milioni di azioni, di cui il 47% saranno cedute dagli attuali azionisti (dipendenti e grandi investitori), compreso il giovane fondatore, mentre il restante da Digital Sky Technologies.
Dopo la quotazione in Borsa, il numero uno della società manterrà o avrà la possibilità di mantenere il controllo del 57,3% circa delle azioni con diritto di voto di Facebook.
Secondo i documenti depositati ieri, Zuckerberg venderà quasi 30,2 milioni di azioni, che gli garantiranno quasi 951 milioni di dollari al prezzo medio annunciato. La gran parte di questi soldi verrà utilizzata per spese fiscali.
Si legge anche che Zuckerberg, il cui attuale stipendio è di 500 mila dollari, senza contare i premi di produzione, a partire dal primo gennaio 2013 percepirà solo un dollaro l’anno.
La compagnia californiana, fondata otto anni fa, dovrebbe essere quotata al Nasdaq col simbolo FB probabilmente a partire dal 18 maggio, con il prezzo di collocamento fissato il giorno precedente dopo la chiusura delle contrattazioni a Wall Street. L’offerta è guidata da Morgan Stanley, JP Morgan e Goldman Sachs.
L’analista Lou Kerner, fondatore del Social Internet Fund ed esperto del settore, aveva previsto che Facebook avrebbe venduto le proprie azioni a un prezzo compreso tra 38 e 40 dollari, aggiungendo però che “All’inizio potrebbe decidere di fissare un prezzo più basso, per poterlo alzare in seguito e creare un maggiore entusiasmo”.
Quella di Facebook sarà l’11esima più grossa quotazione in Borsa di tutti i tempi, secondo una classifica stilata da Renaissance Capital, società specializzata nelle IPO.
L’attuale valorizzazione della compagnia la rende anche l’azienda di net-economy a più forte capitalizzazione nel momento del suo ingresso sul mercato, eclissando di gran lunga anche i 23 miliardi di dollari che valeva Google al momento della sua IPO nel 2004.
Facebook si avvicinerebbe alla capitalizzazione di mercato di Amazon (giovedì 103,37 miliardi) e Hewlett-Packard (48,41 miliardi).
Il road-show dovrebbe cominciare il prossimo lunedì con un incontro a New York e proseguire poi a Boston e, la settimana successiva, in California.
La società ha chiuso il 2011 con un fatturato di 3,8 miliardi di dollari e utili per 1,5 miliardi.
La scorsa settimana, ha fatto sapere che per il primo trimestre 2012 ha registrato una perdita sull’anno degli utili del 10% a 137 milioni di dollari e un rallentamento del fatturato in crescita tuttavia del 45% a 1,06 miliardi di dollari.
Lo scorso anno il fatturato annuo erano quasi raddoppiato (+88%) rispetto al 2010 a 3,71 miliardi di dollari.
Recentemente il gruppo ha annunciato due importanti acquisizioni: la start-up Instagram per 1 miliardo di dollari (Leggi Articolo Key4biz) e un lotto di brevetti da Microsoft (550 milioni di dollari) (Leggi Articolo Key4biz).