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E’ Samsung il protagonista assoluto del mercato smartphone: con i suoi 44,5 milioni di device intelligenti venduti nel primo trimestre, ruba la scena a Nokia (Leggi articolo Key4biz) ma anche ad Apple e registra un utile operativo di 3,9 miliardi di euro (+98%). L’utile netto si è attestato a 3,37 miliardi, contro i 2,7 miliardi registrati un anno fa, mentre il fatturato è cresciuto del 22% a 30 miliardi di euro.
Oltre tre quarti (73%) dell’utile arrivano dalla divisione mobile che ha quasi raddoppiato le entrate e triplicato l’utile operativo rispetto a un anno fa: al ritmo di 20 mila smartphone Galaxy venduti ogni ora, il gruppo coreano è arrivato a controllare il 30,6% del mercato mondiale, contro il 24,1% di Apple, che ha venduto nello stesso arco di tempo 35,1 milioni di iPhone.
Apple e Samsung si accaparrano quindi più della metà del mercato e la sfida tra le due aziende è molto forte particolarmente in Cina, il primo mercato mobile mondiale, dove Samsung è di gran lunga la marca più venduta grazie a un’alleanza di ferro coi tre principali operatori del Paese e nonostante i risultati del gruppo di Cupertino siano stati trainati proprio dalle brillanti performance registrate nel paese (leggi articolo Key4biz).
Intanto Nokia riceve un altro brutto colpo. A distanza di pochi giorni dalla bocciatura di Fitch, il gruppo incassa oggi anche quella di Standard & Poor’s. L’agenzia Usa ha tagliato il rating del gruppo finlandese a ‘BB+’ da ‘BBB-‘, la società non è più dunque nella categoria definita “investment grade”. Scivola in quella che viene definita “junk”, ovvero spazzatura. Le prospettive rimangono negative, lasciando la porta aperta a possibili nuovi downgrade se Nokia non riuscirà a stabilizzare i ricavi e i margini.
Samsung non rivela quanti device ha venduto ma, secondo Strategy Analytics, nel trimestre appena archiviato il gruppo coreano ha venduto 93,5 milioni di dispositivi mobili (tra cellulari e smartphone), contro gli 82,7 milioni di Nokia e pari a un quarto di quelli di tutto il mondo, mentre cresce l’attesa per la presentazione – la settimana prossima a Londra – della terza generazione del Galaxy S3 che anticipa di diverse settimane l’uscita dell’iPhone5.
Per il trimestre in corso, la società prevede un proseguimento delle dinamiche dei risultati e un rafforzamento della concorrenza.
Dimezzato, invece, l’utile del comparto dei semiconduttori, a 760 miliardi di won, in ragione del crollo dei prezzi delle schede di memoria, ma le attività nel settore televisori ed elettrodomestici hanno generato un giro d’affari di 530 miliardi di won contro gli 80 miliardi di un anno fa.
Samsung e la compatriota LG sono tra l’altro gli unici due produttori di televisori al mondo ad aver registrato utili e guadagnato quote di mercato grazie all’uso del 3D e degli schermi OLED.
Sony, Panasonic e Sharp attendono una perdita complessiva di 21 miliardi di dollari per l’esercizio fiscale che sta per terminare.
Per la prima volta dal 2010 è, quindi, tornata in utile anche la divisione che produce schermi LCD per Tv, cellulari e pc, con un margine operativo del 3,3%.
La compagnia ha annunciato che presto la divisione verrà fusa ad altre due aziende affiliate, per creare una nuova unità di cui Samsung manterrà il controllo, ma con una quota ridotta.
Il segmento Consumer Electronics, primo produttore al mondo di televisori, ha registrato un margine operativo del 4,9%, contro l’1% di un anno fa e il 3,4% del quarto trimestre 2011.
Un balzo insolito per i primi mesi dell’anno, quando generalmente le vendite rallentano dopo i grossi acquisti fatti durante le festività di fine anno.
I vertici della società hanno spiegato questo incremento con il lancio dei nuovi modelli nel primo trimestre, mentre gli altri competitor lo faranno successivamente.
Il gruppo ha, infatti, commentato che probabilmente la divisione subirà un freno nel momento in cui i nuovi prodotti della concorrenza arriveranno sugli scaffali dei negozi.