India
RIM spera di capitalizzare sulle sventure di Nokia nei paesi emergenti e punta a ritagliarsi un nuovo spazio di crescita sui mercati asiatici con un nuovo BlackBerry realizzato proprio per l’India. Ma RIM non è la sola a indirizzarsi a quel mercato: anche un altro colosso come Intel ha scelto il subcontinente per debuttare nel mercato degli smartphone, sfruttando il popolare marchio Lava che conta in India circa 1.000 distributori, 50 mila negozi e 10 milioni di utenti.
Il produttore canadese del BlackBerry, alle prese con una crisi senza precedenti, sembra accomunato dagli stessi problemi di Nokia, anzi, il problema: gli smartphone a basso costo basati su Android. Anche sui mercati emergenti, infatti, i consumatori hanno iniziato a preferire i cellulari ‘intelligenti’ ai cosiddetti feature phone e i vendor cinesi – come HTC – hanno fiutato prima dei più blasonati concorrenti questa tendenza.
Ora, anche se con un certo ritardo, RIM tenta di recuperare il tempo perso e lancia il Curve 9920, un dispositivo che mira alla stessa fascia di pubblico di Android ma che a differenza dei dispositivi basati sull’Os di Google, non è dotato di connessione 3G ma solo GSM.
Dotato di sistema operativo BlackBerry 7.1 e di fotocamera da 2 megapixel, costerà circa 200 dollari. Un prezzo non proprio accessibile e che probabilmente non convincerà gli utenti, che allo stesso prezzo possono acquistare un dispositivo Android dotato di connessione di terza generazione e di tutto un ecosistema di app che lo rende ancora più appetibile.
Nell’ultimo trimestre, RIM ha registrato una perdita di 125 milioni di dollari (24 centesimi per azione) rispetto a un utile di 934 milioni (1,78 dollari per azione) dello stesso periodo 2011. Il fatturato trimestrale ha registrato un calo del 25%, a 4,19 miliardi di dollari, rispetto ai 5,6 miliardi dell’esercizio 2011. Rispetto al trimestre precedente la flessione è stata del 19%.
Nel corso del trimestre, RIM ha venduto 11,1 milioni di BlackBerry – che conta 77 milioni di utenti nel mondo – e 500 mila tablet PlayBook.
Intel, invece, ha finalmente annunciato l’atteso debutto nel settore degli smartphone: il gruppo californiano partirà lunedì dall’India con l’obiettivo di espandersi con una line-up completa anche in alcuni mercati europei – come Francia e Gran Bretagna – entro la primavera.
Entro i prossimi duie anni – ha riferito il responsabile della divisione mobile Herbert Weber – la società realizzerà una linea completa di smartphone ‘Intel Inside’ per tutte le fasce di prezzo.
Quello che debutterà in India – battezzato Xolo X900 – si colloca infatti nella fascia di prezzo alta: costerà circa 335 euro e sarà dotato di processore Atom da 1,6Ghz con tecnologia da 32 nanometri (Medfield), di schermo touch ad alta definizione da 4,03 pollici, videocamera da 8 megapixel, connettività Hspa+ e 3G. il sistema operativo prescelto è Android Gingerbread con la previsione di un aggiornamento al più evoluto Ice Cream Sandwich.