Smartphone: Apple e Samsung ‘costretti’ dal giudice a trovare un accordo sui brevetti prima di andare a processo

di Alessandra Talarico |

In California, il giudice Lucy Koh ha imposto ai dirigenti delle due aziende di partecipare a una ‘settlement conference’ per evitare il processo.

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I dirigenti di Apple e Samsung dovranno incontrarsi da qui a tre mesi per tentare di trovare un accordo sui brevetti prima di andare a processo in California.

Lo ha deciso il giudice Lucy Koh del tribunale federale di San Francisco, imponendo a Tim Cook per Apple e a Gee-Sung Choi per Samsung di partecipare a un incontro, alla presenza di un giudice, “per sforzarsi onestamente di trovare un accordo prima che inizi il processo”, la cui prima udienza è fissata a giugno.

 

“Le parti hanno indicato di essere disposte a partecipare a una ‘settlement conference’ e sono quindi state rinviate davanti al giudice Joseph Spero entro 90 giorni”, ha indicato il giudice Koh nella sua decisione.

 

Apple e Samsung, che pure sono partner commerciali in quanto è il gruppo coreano a fornire la maggiori parte dei componenti dei dispositivi Apple, sono contrapposte in almeno trenta cause legali, nell’ambito di un conflitto iniziato ad aprile, quando Apple ha depositato la prima causa al tribunale di San Jose in California.

 

Apple è convinta che Samsung abbia riprodotto pedissequamente le sue innovazioni nei suoi dispositivi e si è lanciata in una lotta senza quartiere contro il ‘copycat’. Ma anche Samsung accusa Apple di aver violato la sua proprietà intellettuale e sta cercando di bloccare la vendita dei prodotti Apple su diversi mercati.

 

In questa causa, nello specifico, Apple sostiene che lo smartphone Galaxy Nexus della società coreana – dotato dell’ultima versione di Android, denominata Ice Cream Sandwitch – violi 4 suoi brevetti, incluso quello sulla funzione di ricerca vocale Siri (brevetto #8’074’172) e quello relativo alla tecnologia che consente di sbloccare il dispositivo facendo scorrere il dito sullo schermo (brevetto #8’046’721). Gli altri due brevetti contestati sono il #5’946’647 relativo al “sistema e metodo per eseguire un’azione su una struttura in dati generati da un computer” e il brevetto #8’086’604 relativo a “un’interfaccia universale per recuperare informazioni in un computer”.

La causa riguarda comunque anche altri dispositivi: gli smartphone Galaxy S II Skyrocket e Galaxy S II Epic 4G Touch, sempre dotati di sistema operativo Android, e i media player Galaxy 4.0 e 5.0.

 

A dicembre, Apple ha perso una causa simile in cui chiedeva alla corte di bloccare le vendite dei prodotti della rivale. Il processo di appello per quel caso è fissato per il 30 luglio.

“Nonostante quella denuncia, Samsung ha continuato a inondare il mercato con prodotti fotocopia, inclusi almeno 18 prodotti che, negli ultimi 8 mesi, hanno violato i nostri brevetti”, si legge nei documenti presentati alla corte californiana l’8 febbraio.

I nuovi prodotti Samsung violerebbero brevetti inclusi nella causa precedente ma anche altri patent rilasciati dopo che questa era già stata depositata.

 

“Apple ha depositato questa causa per fermare le continue violazioni di Samsung”, si legge ancora nei documenti.

La società coreana, dal canto suo, ha ribadito la volontà di “continuare a far valere i propri diritti e di difendersi dalle accuse di Apple”, ha spiegato il portavoce.

 

Il mercato smartphone, in meno di 5 anni dalla sua nascita, è arrivato a un valore globale di circa 200 miliardi di dollari e Apple e i suoi rivali sono convinti che anche la minore delle caratteristiche diventi cruciale per avere un vantaggio competitivo.

 

Ecco perchè, quindi, sembra che la lotta per la supremazia si stia giocando più nelle aule dei tribunali che nei negozi.

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