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Antitrust: la Ue indaga su brevetti Motorola dopo denuncia Apple e Microsoft. Intanto anche Expedia e TripAdvisor vs Google

Unione Europea


La Commissione Ue ha aperto due inchieste formali contro Motorola Mobility, per determinare se l’azienda abbia usato in modo abusivo, in violazione degli impegni presi, alcuni dei suoi brevetti allo scopo di falsare la concorrenza sul mercato interno, in violazione delle norme antitrust della Ue.

A seguito delle denunce depositate da Apple e Microsoft, la Commissione indagherà per verificare se Motorola abbia impedito l’utilizzo di brevetti standard per la produzione di prodotti compatibili con iPhone, iPad, Windows e Xbox, venendo meno agli impegni presi verso gli organismi preposti (Standard Setting Organisations).

Impegni che gli impongono di accordare le licenze per l’uso di questi brevetti a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie.

 

La Ue si impegna, quindi, a verificare se il comportamento di Motorola equivalga a un abuso di posizione dominante vietato dall’art. 102 del Trattato Ue.

La Commissione valuterà inoltre se, come dicono Apple e Microsoft, Motorola offra a condizioni inique l’uso delle licenze per i suoi brevetti su standard essenziali.

 

Recentemente, a conseguenza della battaglia sui brevetti con Motorola, Microsoft ha deciso di spostare il suo centro logistico fuori dalla Germania, nei Paesi Bassi.

 

Si apprende, inoltre, che i siti di viaggi Expedia e TripAdvisor hanno depositato una denuncia presso la Ue contro Google, nell’ambito di una inchiesta più ampia per abuso di posizione dominante riguardante la società di Mountain View (Leggi Articolo Key4biz).

Con le ultime due, ha detto all’AFP il portavoce della Commissione Antoine Colombani, “arrivano a 13 le denunce ricevute nell’ambito della procedura antitrust aperta nel 2010”.

Secondo una fonte vicina al dossier, la denuncia di Expedia riguarda in parte Google Flight, il servizio di viaggi offerto appunto da Google.

 

La Commissione ha aperto un’indagine formale contro il gruppo il 30 novembre del 2010, a seguito di diverse denunce tra le quali quella del portale Ciao, rilevato da Microsoft nel 2008. Microsoft lo ha invece fatto successivamente, nel marzo del 2011 (Leggi Articolo Key4biz).

 

Nelle mire di Bruxelles due mercati dove Google è forte: la ricerca e la pubblicità online. La Commissione sta cercando di verificare se l’azienda favorisca i servizi e penalizzi quelli dei propri concorrenti nel risultati forniti dal suo motore di ricerca e anche se esistano clausole di esclusività imposte ai partner pubblicitari.

Il Commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia, ha fatto sapere che la decisione è ormai imminente e comunque entro il mese di aprile.

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