Nano-Sim: Nokia minaccia di non concedere i suoi brevetti se l’ETSI deciderà per lo standard Apple

di Alessandra Talarico |

La decisione dell’ente si conoscerà nelle prossime ore, ma intanto infuria la battaglia tra Apple e Nokia. Si preannuncia un lungo contenzioso legale che potrebbe bloccare il processo di produzione delle nuove Sim.

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Come era prevedibile, la battaglia tra Nokia e Apple sul design delle Sim card del futuro si fa sempre più incandescente, col gruppo finlandese che ha minacciato di negare la concessione dei suoi circa 50 brevetti – essenziali per la realizzazione delle Sim – se dovesse vincere il progetto presentato all’ETSI dal gruppo concorrente.

Entrambe hanno, infatti, presentato la loro proposta per la cosiddetta ‘nano-Sim’ all’ente di standardizzazione europeo ma Nokia – appoggiata da RIM e Motorola – sostiene che il design presentato da Apple (che invece pare godere del supporto di alcuni operatori europei) non risponde ai requisiti chiesti dall’ETSI, in quanto necessiterebbe di un apposito cassettino per l’alloggiamento della scheda, costringendo gli altri produttori a rivedere i loro dispositivi per adeguarsi.

 

La minaccia di Nokia di non concedere i suoi brevetti se dovesse essere scelto come standard quello di Apple, non avrebbe implicazioni sulle aziende che producono le attuali Sim card, ma impedirebbe la produzione di Sim basate sul progetto Apple.

 

“Crediamo che Apple stia abusando del processo di standardizzazione, cercando di imporre la propria soluzione proprietaria e usando l’ETSI semplicemente per apporre un timbro alla sua proposta, piuttosto che seguire i principi e le prassi consolidate”, ha dichiarato Henry Tirri, executive vice-president e chief technology officer di Nokia.

Nokia, sottolinea ancora Tirri, “non è disposta a contribuire allo standard con la sua proprietà intellettuale se verrà selezionata la proposta di Apple, in violazione delle norme ETSI”.

Il gruppo finlandese afferma di aver contribuito alla standardizzazione nel settore della telefonia mobile per oltre un ventennio e sostiene di detenere i diritti su una 50ina di brevetti legati alle tecnologie per le schede Sim. Tecnologie “essenziali per la proposta di Apple”, afferma la società finlandese, che avrebbe già informato l’ETSI dell’intenzione di non concedere in licenza questi brevetti se la decisione dovesse essere a favore dello standard di Cupertino.

 

Le nano-Sim hanno dimensioni inferiori del 30% rispetto alle micro-Sim – misurano 12 mm x 9 mm – con un risparmio di spazio del 60% rispetto alla Sim tradizionali e uno spessore ridotto del 15%. Più spazio, dunque, all’interno degli smartphone per integrare batterie più capienti, più memoria o per ridurre lo spessore dei dispositivi.

 

Nokia, che non crede neanche alla promessa di Apple di voler concedere la sua tecnologia su base gratuita, ritiene anche illecita la prassi che ha portato Apple a ottenere 183 voti in seno all’ETSI: registrando sei sue filiali europee (ognuna delle quali avrebbe diritto a 45 voti) nel corso di un recente meeting a Cannes Apple è diventato infatti il principale gruppo votante, ottenendo il doppio dei voti Nokia.

 

Secondo gli esperti, la decisione di Apple di concedere il suo progetto su base royalty-free contribuirebbe a ridurre notevolmente il prezzo delle nano-Sim, ma secondo Nokia, la rivale non possiede brevetti essenziali per la realizzazione delle Sim e quindi si tratterebbe solo di una mossa volta a sminuire la proprietà intellettuale altri.

Secondo l’esperto in faccende di brevetti Florian Mueller, “L’industria deve prendere una decisione. Si dovrà valutare se quello che Nokia e Motorola propongono a pagamento potrà davvero fare la differenza”.

“Comunque – aggiunge – se la decisione dovesse essere a favore di Apple, Nokia potrebbe davvero bloccare il processo perchè molto probabilmente assisteremo a una battaglia legale per stabilire se Nokia sia obbligata o meno a concedere i brevetti in licenza. Alcuni di quelli che avrebbero votato per Apple potrebbero cambiare idea per evitare di essere coinvolti in un lungo contenzioso con Nokia”.

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