Vendite online: nasce eCommerce-Europe, la prima associazione europea del commercio elettronico

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Netcomm-Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, tra i soci fondatori dell’associazione a tutela dei 500 milioni di consumatori digitali europei. 300mila posti di lavoro possibili, 110 miliardi di euro in più ogni anno per il PIL europeo.

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Sette organizzazioni professionali nazionali uniscono le forze per accelerare lo sviluppo del commercio online in Europa, facilitare le vendite e la logistica crossborder, i pagamenti e i trustmark europei.

Le organizzazioni – BeCommerce (Belgio), FDIH (Danimarca), FEVAD (Francia), Netcomm (Italia), Thuiswinkel.org (Paesi Bassi), Distansehandel Norge (Norvegia) e Svensk Distanshandel (Svezia) – si sono riunite lo scorso febbraio a Parigi per decidere in merito al lancio dell’Associazione Europea del Commercio Elettronico, con sede a Bruxelles, previsto per la prossima primavera.

 

L’associazione avrà lo scopo di rappresentare gli interessi dell’eCommerce dinnanzi alle istituzioni europee e di accompagnare lo sviluppo del settore in Europa.

 

“Sono circa 6 mesi che lavoriamo alla creazione dell’Associazione Europea il cui obiettivo principale sarà quello di creare collegamenti tra i diversi paesi – ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – Dal momento che l’eCommerce è un’opportunità globale, ci siamo posti degli obiettivi di lavoro comune: tra questi, l’impegno a lavorare in modo congiunto sulla lobby europea e sulle direttive comunitarie, perché è a Bruxelles che prendono vita le leggi sull’eCommerce. Inoltre, poiché l’eCommerce favorisce in maniera significativa l’occupazione, ci adopereremo per supportare e agevolare le PMI europee, vero motore trainante dell’economia”.

Infatti, secondo lo SME Performance Review, tra il 2002 e il 2010 l’85% del totale dei nuovi posti di lavoro è stato creato da piccole e medie imprese.

 

Come sottolineato anche dal Commissario Ue per la Giustizia Viviane Reding al recente Forum Europe di Bruxelles, occorre puntare soprattutto sul mercato unico digitale, attualmente costituito da circa 500 milioni di consumatori, capace potenzialmente di aumentare il PIL della Ue di 110 miliardi di euro l’anno. Una grande risorsa economica che potrebbe rappresentare per la Ue un vantaggio competitivo rilevante per gli anni a venire. 

 

“Oggi le vendite tra stati sono ancora limitate, basti pensare che solo il 9% della popolazione internet compra all’estero – ha aggiunto Liscia – L’acquisto oltre il proprio mercato domestico potrebbe invece in alcuni casi rappresentare per il consumatore un risparmio fino al 10% sui singoli prodotti. Per questo motivo tutti noi vogliamo lavorare innanzitutto per facilitare le vendite e la logistica crossborder; in secondo luogo per facilitare i pagamenti, perché spesso i merchant non riconoscono ancora gli strumenti di pagamento stranieri; infine per facilitare i trustmark europei e dare garanzie al consumatore che compra da un sito europeo”.

 

Il lavoro dell’Associazione si concentrerà su tre temi principali, attraverso l’operato di 3 commissioni: regolamento, pagamenti e logistica. Durante tutto il 2012 si terranno anche numerosi incontri con le istituzioni europee così come diversi eventi con le parti interessate intorno a temi fondamentali per il futuro dell’eCommerce in Europa.

 

Infine, l’Associazione si adopererà anche per migliorare la conoscenza del mercato dell’eCommerce in Europa attraverso la pubblicazione di studi e di ricerche.

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