Diritto d’autore: Corrado Calabrò ci ripensa ancora? ‘Avanti col Regolamento. Attendiamo solo una norma di interpretazione’ sui poteri dell’Agcom

di Raffaella Natale |

E mentre l’Italia ancora discute su Agcom, la Ue avanza con la Direttiva sul copyright enforcement.

Italia


Corrado Calabrò

La situazione sul diritto d’autore si ingarbuglia ancora di più, dopo la lettera inviata dal presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, al Corriere della Sera, nella quale sembra ritrattare, almeno in parte, quanto dichiarato mercoledì scorso alle Commissioni Cultura e Lavori pubblici del Senato (Leggi Articolo Key4biz).

L’Agcom non intende subordinare l’emanazione del Regolamento sul copyright online “a una decisione del Parlamento, dell’Unione europea e, addirittura, dell’Onu” e ha già competenze “sufficienti” a intervenire in materia, ha chiarito il presidente dell’Autorità.

“L’auspicio che il Parlamento, la Commissione europea, se non addirittura l’Onu, si occupino di ‘un assetto sistematico della materia’, che si attende da 70 anni, per un suo ripensamento, quanto meno sul piano degli indirizzi, nell’era digitale – ha scritto Calabrò tornando sul senso del suo intervento di due giorni fa – non si pone sullo stesso piano dell’emanazione della doverosa disciplina regolamentare”.

E ha precisato d’aver concluso il suo intervento ribadendo che il nostro compito dell’Autorità è, intanto, “quello di applicare le leggi vigenti“.

 

Quanto al collegamento tra l’adozione del Regolamento e una nuova norma di legge predisposta dalla presidenza del Consiglio, Calabrò ha spiegato che questo “non significa che sia indispensabile che tale norma perfezioni il suo iter legislativo”, in quanto si tratterebbe soltanto di “una norma di interpretazione autentica” delle disposizioni su cui si fonda la legittimazione dell’Autorità a intervenire.

 

Ieri, infatti, intervenendo sull’argomento, il Sottosegretario Paolo Peluffo ha informato che ancora non è stata affrontata la questione circa la legittimazione dell’Agcom in materia di diritto d’autore online. Mentre ha informato che al momento “ci sono delle riflessioni al tavolo sul tema del eCommerce”, sul quale entro giugno si dovrebbe avere provvedimento legislativo.

Quanto alla specificità del tema diritto d’autore, ha sottolineato il Sottosegretario, è una tematica che esiste “in uno dei sei gruppi di lavoro al momento concentrati sull’eCommerce. E’ un lavoro che va fatto in maniera organica e complessiva“.

 

Con la lettera inviata al Corsera sembra che Calabrò voglia riappacificarsi con l’industria che gravita intorno al diritto d’autore, che non aveva gradito quella che sembrava la sua volontà di sospendere l’approvazione del Regolamento fino alla pronuncia del Parlamento.

Da quanto appare dopo gli ultimi chiarimenti, l’Agcom aspetterà solo una norma di interpretazione autentica sui suoi poteri di intervento in materia di diritto d’autore.

 

Ieri Riccardo Tozzi, presidente di ANICA, aveva definito ‘farsesca’ l’audizione del presidente dell’Authority.

“Calabrò, dopo aver rivendicato per mesi la competenza dell’Agenzia a regolamentare in materia di diritto d’autore, ha scoperto in extremis di essersi sbagliato”.

 

E mentre in Italia si discutere ancora, la Ue si prepara ad approvare la Direttiva sul copyright enforcement.

Il 26 aprile si terrà a Bruxelles la conferenza su ‘Tutela dei diritti di proprietà intellettuale: la revisione della direttiva 2004/48/CE’, organizzata dalla Commissione europea DG Mercato interno e servizi, in collaborazione con la presidenza danese dell’UE.

L’appuntamento è un follow-up dell’audizione pubblica dello scorso giugno e ha lo scopo di fornire ulteriori preziosi contributi delle parti interessate sulla politica della proprietà intellettuale.

 

In tale contesto, si legge in una nota, la conferenza si concentrerà sulle questioni specifiche relative all’enforcement per PMI e creatori, e sulle sfide che l’ambiente online pone. Sarà dedicato un ampio spazio per la discussione con il pubblico.

La conferenza sarà anche trasmessa in diretta su Internet, per consentire a tutti gli interessati che non possono partecipare di seguire le discussioni online. Le registrazioni all’evento si chiuderanno il 30 marzo.

 

Per maggiori informazioni:

Programma della Conferenza Ue

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