ACTA: fissato al 27 marzo confronto in Commissione commercio internazionale

di Raffaella Natale |

Dopo aver ricevuto in via d’urgenza la petizione contro ACTA, il prossimo step al Parlamento Ue sarà quello del 27 marzo.

Unione Europea


Commissione europea

Si accelera sull’ACTA. Il primo confronto sul controverso documento si terrà in Commissione commercio internazionale il prossimo 27 marzo. Intanto ieri la petizione per il blocco dell’Accordo commerciale anticontraffazione, che ha raccolto 2,4 milioni di firme, è stata ritenuta ricevibile in via d’urgenza dalla Commissione parlamentare competente.

All’origine della petizione c’è Avaaz, un’organizzazione che promuove la mobilitazione cittadina online su diversi temi.

I ricorrenti sottolineano che l’accordo è stato negoziato “in segreto da un piccolo numero di Paesi ricchi e poteri aziendali e istituirebbe un’intesa anticontraffazione che permetterebbe a chi ha interessi privati di sorvegliare tutte le nostre attività. online” (Leggi Articolo Key4biz).

Ricordiamo che l’ACTA è stato firmato da 22 dei 27 Paesi Ue. Negoziato tra Ue, Stati Uniti, Giappone, Canada, Nuova Zelanda, Australia, Singapore, Corea del Sud, Marocco, Messico e Svizzera, il Trattato è dedicato alla protezione degli IPR su beni, servizi e prodotti immateriali, dalle medicine fino al downloading illegale dalla rete (Leggi Articolo Key4biz).

Dopo la firma a Tokyo, il Trattato è quindi passato ai governi Ue per la ratifica anche se già diversi Paesi hanno fatto sapere che non intendono firmare (Leggi Articolo Key4biz).

La Commissione petizioni, presieduta dall’eurodeputato Erminia Mazzoni (Pdl), ha impiegato meno di un mese ad accogliere la richiesta, abbreviando un processo che di solito dura il doppio.

 

Nelle ultime settimane, la Mazzoni ha ricevuto anche le lettere di cittadini europei e organizzazioni che si sono detti a favore dell’adozione dell’ACTA, come quella della Confederazione internazionale delle società degli autori e compositori che ritiene l’Accordo ‘un bene per l’Europa’.

Più specificatamente, si commenta che, senza apportare alcuna modifica alle disposizioni vigenti, fissa “procedure comuni per le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale nei Paesi che rappresentano il 50% del commercio mondiale”.

 

Il Parlamento gioca un ruolo essenziale, in quanto l’Accordo non potrà entrare in vigore all’interno dell’Unione europea a meno che non venga ratificato dagli Stati membri. L’Europarlamento potrebbe lavorare a un rapporto da votare in plenaria o richiedere alla Commissione europea di aprire un’inchiesta preliminare.

L’esecutivo Ue, dopo che diversi Paesi hanno sospeso la ratifica, ha deciso di rivolgersi alla Corte di Giustizia Ue per verificare che il Trattato sia in linea con i diritti fondamentali dell’Unione, come la libertà d’espressione e informazione, il data protection e i diritti di proprietà intellettuale (Leggi Articolo Key4biz).

 

Per maggiori informazioni:

ACTA (versione italiana)

Documento della Commissione Ue su ACTA in italiano

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