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La prestigiosa Enciclopedia Britannica dice addio alla carta, per il digitale. Ad annunciarlo è lo stesso presidente in una lunga intervista rilasciata al New York Times.
“Qualcuno sarà triste o nostalgico, ma adesso abbiamo a disposizione strumenti migliori“, ha commentato Jorge Cauz, mettendo la parola fine a 244 anni di gloriosa storia.
“Il sito web è aggiornato continuamente, è molto più completo e multimediale“, ha aggiunto quasi per giustificare la scelta, senza considerare che la versione digitale dell’Enciclopedia (a pagamento) vanta 100 milioni di lettori in tutto il mondo. “E’ un rito di passaggio in questa nuova era” del digitale, ha ribadito Cauz.
A modificare il contesto negli ultimi anni è stata sicuramente Wikipedia, l’enciclopedia fondata 11 anni fa aperta al contributo di tutti gli utenti.
Il New York Times precisa che si tratta della più antica enciclopedia di lingua inglese. Fondata nel 1768 a Edimburgo, (la società diversamente da quanto potrebbe fare intendere il nome ha sede a Chicago negli USA) la prima edizione aveva tre volumi.
L’ultima, in carta e rilegata in pelle, sarà quella del 2010, con i suoi 32 volumi che pesano 58,5 Kg pregni di cultura e informazioni, dal surriscaldamento della Terra ai nuovi studi sul genoma umano. Il prezzo è di 1.395 dollari (circa 1.000 euro) e vi hanno contribuito oltre 4 mila esperti. Ne sono state vendute 8 mila copie.
L’annuncio ufficiale è atteso per la giornata di oggi.
L’editore trae la maggior parte della revenue (85%) dalle pubblicazioni per il settore scolastico, dove intende continuare la propria attività, il resto arriva dagli abbonamenti al sito internet. Già oggi dalla stampa derivano solo l’1% delle vendite della compagnia
“Le vendite dell’edizione cartacea – ha spiegato ancora Cauz – sono irrilevanti da anni. Sapevamo che sarebbe successo”.
D’ora in poi sarà tutto accessibile online ad un costo annuale di 70 dollari (circa 53 euro).