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News Corp: spin-off delle attività editoriali? Il business delle Tv molto più forte

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Dopo le dimissioni di James Murdoch da presidente esecutivo di News International, gli occhi del mercato sono adesso puntati sul futuro mosse della News Corp.

Nella nota, che porta la sua firma, il magnate Rupert Murdoch ha fatto sapere che il figlio “assumerà a New York altri incarichi di leadership, in particolare nell’asset della pay-tv e di altre operazioni“.

Rupert Murdoch ha espresso vivo riconoscimento al figlio per aver diretto la News International, per il suo impegno nelle attività europee e asiatiche della compagnia, dove ha contribuito in modo costante alla strategia del gruppo nei contenuti digitali, e i suoi sforzi nel migliorare la governance dell’azienda, creando un superbo valore aggiunto per Star TV, Sky Deutschland, Sky Italia e BSkyB.

Tom Mockridge resta amministratore delegato di News International, a cui fanno capo tutti giornali della società.

 

La holding dei media sta già discutendo, lo ha dichiarato il Chief Operating Officer Chase Carey, di un possibile spin-off delle attività editoriali.

In occasione di una conferenza della Deutsche Bank in Florida, il manager ha informato di aver avuto diversi incontri con i vertici della News Corp per decidere su un’eventuale vendita o separazione dell’asset delle edizioni.

C’è sicuramente la consapevolezza, ha detto Carey, che il valore del titolo della News Corp sarebbe più alto se non possedesse i giornali.

La società possiede il Wall Street Journal e il New York Post negli Stati Uniti e nel Regno Unito il Times, il Sun, e il nuovissimo Sun on Sunday.

La compagnia trae il 70% dei propri utili operativi dall’asset della Tv, che negli USA comprende Fox Broadcast e il canale via cavo FX e in Europa i canali satellitari Sky.

Per il Carey, contribuire agli utili operativi annui per meno di un quinto, significa perdere redditività anno dopo anno.

 

Al momento la holding si sta concentrando sul modo di far crescere i profitti delle attività editoriali, ma non ha escluso un possibile spin-off.

Il Cda della News Corp sta, quindi, vagliando tutte le ipotesi e la separazione delle attività editoriali gli permetterebbe sicuramente di concentrasi maggiormente sul mercato televisivo dove è molto forte.

 

Giusto ieri il presidente Rupert Murdoch postava un tweet per commentare positivamente la visita agli uffici scozzesi di BSkyB, dove lavorano seimila persone.

L’utile netto di BSkyB è aumentato dell’8% a 441 milioni di sterline (526 milioni di euro) nel primo trimestre dell’esercizio fiscale chiuso a fine dicembre.

Il fatturato è cresciuto del 6% a 3,36 miliardi di sterline grazie all’ampliamento della base clienti.

Il gruppo ha comunque annunciato che nei prossimi due anni creerà 1.300 nuovi posti di lavoro nel Regno Unito e in Irlanda. Il nuovo piano include l’apertura di un nuovo centro servizi a Dublino che rientra nell’ambito di un programma aziendale più ampio volto a portare la forza lavoro in-house piuttosto che ricorrere all’outsourcing per l’assistenza ai clienti (Leggi Articolo Key4biz).

 

Il tycoon, che nel 2007 ha pagato 5,2 miliardi di dollari per acquistare il Wall Street Journal che controlla Dow Jones & Co., la scorsa settimana ha lanciato l’edizione domenicale del Sun. Un debutto in grande stile con 3,26 milioni di copie vendute, superando così i numeri del predecessore News of the World, chiuso lo scorso 10 luglio dopo 168 anni di vita a seguito del caso sulle intercettazioni telefoniche praticate dal tabloid.

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