‘Economia connessa’: ecco come il settore mobile contribuirà all’occupazione e alla trasformazione della società

di Alessandra Talarico |

Il mobile sta connettendo il mondo in un modo che non era riuscito a nessun’altra tecnologia e sta contribuendo alla trasformazione di settori contigui quali l’istruzione, la sanità, i pagamenti, le transazioni, i trasporti e le utilities.

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Una ricerca condotta da A.T. Kearney, GSMA Wireless Intelligence e Machina Research, presentata al Mobile World Congress 2012 ha svelato l’impatto economico sul lungo periodo dell’industria mobile, indicando che i ricavi del settore cresceranno da 1,5 trilioni di dollari nel 2011 a 1,9 trilioni nel 2015.

I dati predicono inoltre una crescita significativa per l’occupazione nel settore mobile, che oggi impiega 8 milioni di persone in tutto il mondo e potrebbe arrivare a quota 10 milioni da qui a tre anni.

 

L’industria delle comunicazioni mobili, attraverso gli investimenti nelle reti, la creazione di posti di lavoro e i contributi alle finanze pubbliche, sta creando quella che il direttore generale della GSMA, Anne Bouverot, ha definito una ‘economia connessa’

“Come mostrato chiaramente dagli indicatori economici, l’industria mobile è una storia di successo, particolarmente alla luce della persistente crisi economica mondiale. Ma, ancora più potente, è il modo in cui il mobile sta contribuendo alla trasformazione di settori contigui quali l’istruzione, la sanità, i pagamenti, le transazioni, i trasporti e le utilities. Il mobile sta connettendo il mondo in un modo che non era riuscito a nessun’altra tecnologia”, ha sottolineato Bouverot.

 

Nel giro di 4 anni, dal 2012 al 2015, l’industria mobile investirà 793 miliardi di dollari e contribuirà con 2,7 trilioni di dollari al finanziamento delle casse pubbliche a livello globale, prevede ancora il rapporto, che sottolinea come al di là dell’impatto economico, il mobile rappresenti un fattore significativo nella crescita delle economie locali.

Secondo la Banca Mondiale un aumento del 10% nella penetrazione mobile contribuisce a un aumento del PIL dello 0,6% nelle economie sviluppate e dello 0,81% in quelle in via di sviluppo.

Nei paesi dal reddito medio-basso una penetrazione del mobile broadband del 10% porterebbe a un aumento del PIL dell’1,4%.

 

Gli operatori mobili, nonostante le difficoltà innescate dalla crisi economica e il calo dei ricavi legato alla pressione regolamentare e competitiva, si stanno concentrando su diverse aree che contribuiranno all’ulteriore crescita dell’industria: tra queste aree, le tecnologie LTE che aiuteranno a connettere l’intera popolazione mondiale a internet; l’accelerazione nell’adozione delle tecnologie mobili embedded per creare la ‘Connected Life’; l’adozione dei terminali NFC e dei servizi di mCommerce.

 

“Come industria, costruiremo la Connected Economy assicurando l’interoperabilità dei servizi attraverso gli operatori, le reti e i paesi”, ha continuato Bouverot.

“Offriremo agli utenti un customer care unico e fidato a cui rivolgersi per qualsiasi questione relativa ai dispositivi e ai servizi. Assicureremo la sicurezza dei servizi e dei dati, rispetteremo e proteggeremo la privacy. Questa è sempre stata e continuerà a essere la promessa degli operatori mobili”, ha concluso.

 

Sempre nell’ambito del MWC 2012 è stato presentato un altro studio che esamina il potenziale della Connected Life nel 2020, quando il numero totale dei dispositivi connessi dovrebbe raggiungere quota 24 miliardi in tutto il mondo, per un impatto complessivo sul business pari a 4,5 trilioni di dollari.

“Oggi, il mercato dei dispositivi connessi è dominato essenzialmente dai telefonini ma questo cambierà con l’avvento di una nuova ondata di smartphone, tablet, dispositivi di elettronica di consumo e M2M che collegheranno ogni cosa, dalle auto ai servizi sanitari e anche intere città”, ha affermato Michael O’Hara, Chief Marketing Officer, GSMA.

La Connected Life, ha aggiunto, “avrà un impatto positivo su molte industrie, tuttavia per capitalizzare questa enorme opportunità e realizzare il potenziale dei benefici del mobile c’è bisogno di una collaborazione cross-settoriale a livello globale”.

 

L’impatto della Connected Life sul business può essere suddiviso in due categorie: ‘ricavi’ e ‘riduzione dei costi-miglioramento dei servizi’.

Nel 2020, i ricavi legati alla vendita dei dispositivi e dei servizi connessi varranno 2,5 trilioni di dollari.

La riduzione dei costi – legata ad esempio all’uso di contatori intelligenti che elimineranno il bisogno della lettura manuale dei contatori – sarà pari, nel 2020 a 1 trilione di dollari e altrettanto sarà il valore legato al miglioramento dei servizi, come il monitoraggio a distanza dei pazienti cronici.

 

“Nel 2020 – ha affermato Matt Hatton, direttore di Machina Researchvivremo senza dubbio in un mondo molto più connesso che avrà un impatto fondamentale sul nostro modo di vivere e lavorare. Questo impatto aprirà nuove opportunità di guadagno per gli operatori ma faciliterà anche la nascita di nuovi business model e migliorerà l’efficienza in diversi modi”.

In campo automobilistico, ad esempio, aumenterà la domanda di connettività mobile per servizi quali il recupero dei veicoli rubati, le assicurazioni telematiche, i sistemi di intrattenimento. Un mercato che sarà guidato dalla necessità di differenziare l’offerta: secondo Machina Research, il 90% delle auto nuove nel 2020 avrà una qualche forma di connettività integrata, per un mercato del valore di 600 miliardi di dollari.

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