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Dopo una crescita del 3,8% nel 2011, la spesa pubblicitaria globale dovrebbe aumentare del 4,9% nel 2012 per raggiungere i 362 miliardi di euro, stando alle previsioni di Strategy Analytics. Investimenti trainati da un ventaglio molto ricco di avvenimenti, come le Olimpiadi di Londra, le presidenziali americane o gli europei di calcio.
Questa forte crescita è, comunque, alimentata in modo differenze a seconda dei media. Se il mercato pubblicitario mondiale della Tv resta di gran lunga in prima posizione con una crescita del 5% che gli consente di rappresentare il 40% della spesa totale, si nota però anche il ruolo della pubblicità online.
Trainatao da una crescita del 12,8% degli investimenti, questo settore rappresenta il 18% della spesa pubblicitaria mondiale nel 2012, un netto aumento che va a rosicare le quote di mercato prima occupate dai format più tradizionali, come la stampa, il cinema o la radio.
La pubblicità online continuerà a crescere specie sui mercati emergenti e grazie all’accresciuto volume di spesa nei social network e nei video online.
Gli Stati Uniti continuano a essere leader del settore in termini di ricavi generati dalla pubblicità televisiva. La quota per il 2012 sarà pari al 41% rispetto al 35% dell’Europa.
Cresce anche l’ePub che quest’anno dovrebbe aumentare del 6,7% a 27,4 miliardi di dollari rispetto al 3,7% della Tv e al 2,9% degli altri format. La stampa dovrebbe perdere l’1,5%.
Per l’Europa si prevede un aumento dell’eAdvertising dell’11,7%, rispetto al 3,4% della Tv e al 2,4% di altri formati. La stampa dovrebbe calare dello 0,1%. In questa zona però bisogna considerare diversi fattori: la congiuntura economica e la crisi dell’Eurozone.
Vista l’incertezza di fondo si registrerà un rallentamento degli investimenti specie in alcuni Paesi come Spagna, Grecia, Italia e Portogallo.
Nel Regno Unito, in Francia e Germania si avrà una crescita considerevole trainata dai grossi avvenimenti sportivi.
Più probabile, conclude il Report, che vi siano degli aumenti grazie alla dinamicità dell’Europa centrale e orientale, soprattutto Turchia e Russia, che investiranno maggiormente nei video online e nei social network.