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Il gruppo sudcoreano Samsung Electronics, primo produttore mondiale di televisori, ha comunicato il prossimo spin-off del business degli schermi a cristalli liquidi, preferendo concentrarsi sulla tecnologia OLED che permette di realizzare schermi più sottili, flessibili e luminosi.
Il mercato dell’LCD è in perdita di oltre 833 milioni di dollari a causa del calo nelle vendite di televisori, principalmente perché s’è fermata la corsa alla sostituzione dei vecchi apparecchi a tubo catodico.
La nuova compagnia si chiamerà Samsung Display e nascerà in aprile, con un capitale di 668 milioni di dollari, e potrà eventualmente fondersi in seguito con Samsung Mobile Display, ora dedicata alla produzione di schermi con tecnologia led organica (OLED). Tale tecnologia crescerà fino a raggiungere un valore di 20 miliardi di dollari nel 2018, il 16% di tutto il mercato globale degli schermi.
Secondo le stime di DisplaySearch, entro il 2015 le vendite mondiali annue di televisori LCD si contrarranno dell’8% a 92 miliardi di dollari (70 miliardi di euro), mentre entro il 2018 il mercato annuo dei televisori OLED potrebbe raggiungere i 20 miliardi e rappresentare il 16% dell’industria dei televisori.
Lo scorso dicembre Sony s’è ritirata dalla joint-venture nei televisori LCD che deteneva con Samsung, mentre Sharp ha già annunciato che dimezzerà la produzione in una delle sue fabbriche giapponesi.
Panasonic, Sony e Sharp prevedono per quest’anno perdite per 17 miliardi di dollari.
La divisione LCD di Samsung ha registrato nel 2011 una perdita operativa di 750 miliardi di wons (504 milioni di euro).
Decidendo di rafforzare la propria presenza negli schermi OLED, al momento usati per gli smartphone di fascia alta, Samsung, come LG Display, si prepara alla fine della tecnologia LCD per i televisori a schermo piatto.
Gli schermi OLED, più sottili, consumano meno energia e offrono contorni più definiti e colori più chiari rispetto agli schermi LCD.