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Smartphone: i produttori giapponesi alla conquista dell’Europa. In arrivo anche Fujitsu

Europa


Sarà presentata al prossimo Mobile World Congress, che aprirà i battenti il 27 febbraio a Barcellona, la nova gamma di smartphone e tablet con cui Fujitsu debutterà in Europa.

Il gruppo giapponese cercherà di ritagliarsi un posto nel florido mercato dei dispositivi mobili di nuova generazione con una serie di device di gamma alta basati sui sistemi operativi Windows e Android per sfidare il predominio di Apple e Samsung e recuperare il ritardo accumulato nei confronti dei produttori cinesi come Huawei e ZTE. Questi due, negli ultimi anni, hanno guadagnato trazione nel segmento dei dispositivi a basso prezzo.

 

Fujitsu, che controlla un quinto del mercato mobile giapponese, è stato finora penalizzato dalla mancata adozione di uno standard che potesse essere utilizzato a livello globale. Il gap è stato ora colmato per questi nuovi smartphone e tablet realizzati per il mercato europeo, che integreranno la tecnologia NFC per i pagamenti mobili e l’LTE per i servizi mobili a banda larga.

 

I nuovi dispositivi utilizzeranno anche il riconoscimento biometrico per fornire un livello di protezione più elevato e aumentare così la fiducia nei sistemi di pagamento mobile.

 

L’obiettivo di Fujitsu è di conquistare una quota di mercato a ‘due cifre’ nei prossimi 3-5 anni.

 

Fujitsu non è l’unico player giapponese a tentare la scalata del mercato mobile europeo: un’arena troppo ghiotta per restarne fuori.

Alla fine dello scorso anno, anche Panasonic ha annunciato il rientro nel mercato mobile europeo con uno smartphone Android che sarà lanciato entro marzo. Panasonic aveva abbandonato il mercato mobile del Vecchio Continente nel 2005 per concentrarsi sul mercato giapponese, dove resta una delle principali aziende di elettronica di consumo.

 

Prima di Panasonic, era stata la volta di Sharp, che a ottobre 2011 ha lanciato in Europa lo smartphone Aquos dopo un’assenza di 4 anni dal mercato mobile internazionale.

Ad agosto dello scorso anno, altri tre importanti gruppi nipponici – Casio, Hitachi e NEC – hanno dato vita a Japan Display, una società comune che si concentrerà sulla produzione di display a cristalli liquidi per gli smartphone.

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