Europa
Nel giorno dell’ottava edizione di ‘M’illumino di meno’ – la celebre campagna radiofonica sul Risparmio Energetico, lanciata da Caterpillar, Radio2, e che ha coinvolto cittadini e istituzioni non solo in Italia ma in tutta Europa – anche la Ue ha voluto dare il suo contributo, presentando i risultati del progetto Digital Environment Home Energy Management System (DEHEMS) che dimostra come l’informazione sia fondamentale per il cambiamento della cattive abitudini nel campo dei consumi energetici.
Se è vero che cittadini e imprese sprecano energia perchè non si rendono conto di quali siano gli apparecchi che ne consumano di più (la lavatrice è al top), il progetto DEHEMS vuole aiutare a invertire questa tendenza: dai test effettuati nel Regno Unito e in Bulgaria è emerso, infatti, che i consumatori riducono i loro consumi mediamente dell’8% se propriamente informati sul loro effettivo utilizzo di energia e messi nelle condizioni di confrontarlo con quello degli amici e dei vicini.
Il progetto, finanziato dalla Ue, in sostanza, trasmette i dati di consumo in tempo reale (ogni 6 secondi circa) sullo schermo Tv, del telefonino, del computer o anche attraverso un’app.
Dal momento che i dati sono trasmessi in tempo reale a un server centrale, gli utenti possono fare un confronto con altre abitazioni dello stesso tipo, informandosi, quindi, sul loro consumo energetico ma anche apprendendo se il loro livello di utilizzo è superiore, inferiore o nella media rispetto ad altri utenti nella stessa categoria. I dati sono raccolti, ovviamente, in forma anonima.
Due i prodotti commerciali attualmente disponibili: ‘Energyhive‘ (www.energyhive.co.uk) – che permette agli utenti di avere un quadro ‘real time’ dei consumi energetici attraverso il web – e ‘Greenica‘ (www.greenica.net) che offre prodotti speciali per famiglie, scuole e piccole imprese.
Una maggiore diffusione a livello globale di questi sistemi sarà possibile grazie alle partnership strette con Hildebrand e IBM.
Il commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, ha sottolineato che “la gente fa scelte migliori se ha a disposizione informazioni migliori. Il progetto DEHEMS dimostra che anche tecnologie molto semplici possono fare la differenza”.
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