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Mentre si allarga l’affaire Proview – la società cinese che reclama la proprietà del marchio iPad e chiede a Apple un risarcimento di 2 miliardi minacciando anche il blocco delle importazioni del tablet nel Paese – alcuni dati la dicono lunga su come tablet e smartphone rappresentino ormai il futuro della società di Cupertino.
Nel 2011, spiega Asymco, sono stati venduti 156 milioni di dispositivi iOs (iPhone, iPad, iPod touch), più di tutti i Mac venduti in 28 anni (122 milioni).
Un risultato incredibile se si pensa che l’iPhone è stato lanciato appena 5 anni fa.
Lo stesso Ceo, Tim Cook, si è detto sorpreso di questa incredibile ascesa: “per dare una prospettiva – ha affermato recentemente – ci sono voluti 22 anni per vendere 55 milioni di Mac e solo 5 anni per vendere 22 milioni di iPod e tre anni per vendere altrettanti iPhone”.
Per tentare di colmare questo gap, la nona release del sistema operativo OS X – battezzata Mountain Lion e presentata ieri agli sviluppatori – porterà sul Mac le migliori app e funzioni dell’iPad: Messages, Notes, Reminders e Game Center, oltre a Notification Center, Share Sheets, integrazione con Twitter e AirPlay Mirroring.
In totale, Apple ha venduto 316 milioni di dispositivi iOs e – come emerge anche dagli ultimi dati iSuppli – la società è il principale rivale…di sé stessa.
Sebbene, infatti, le vendite del tablet Kindle Fire di Amazon e di altri tablet low cost abbiano leggermente intaccato la quota di mercato dell’iPad nel quarto trimestre 2011, è stato l’iPhone 4S il principale concorrente dell’iPad durante gli ultimi tre mesi dell’anno scorso.
In questo arco di tempo, Apple ha venduto 15,4 milioni di iPad e iPad2. Nonostante i volumi siano aumentati del 39% rispetto agli 11,1 milioni di dispositivi venduti nel trimestre precedente, la quota di mercato globale nel segmento tablet è scesa al 57% dal 64% del terzo trimestre.
“Il calo dell’iPad è stato in linea con le nostre attese: ci aspettavamo che gli utenti avrebbero preferito nuove alternative”, ha affermato l’analista Rhoda Alexander.
“Tuttavia – ha aggiunto – la principale alternativa non è stato il Kindle Fire ma l’iPhone 4S. Lanciato a ottobre ha generato una forte concorrenza e ha limitato la crescita delle vendite di iPad più di quanto abbiano fatto il Kindle Fire e altri tablet”.
Il tablet Amazon ha registrato un buon debutto in termini di vendite, in particolare sul mercato americano, dove sono stati venduti più della metà dei Kindle Fire venduti in tutto il mondo nel quarto trimestre.
In totale, negli ultimi tre mesi del 2011 Amazon ha venduto 3,9 milioni di tablet, raggiungendo una market share del 14,3% e la seconda posizione sul mercato mondiale. Considerando tutto il 2011, tuttavia, Amazon si deve ‘accontentare’ della terza posizione – con una market share del 6% – essendo la seconda occupata da Samsung, che ha venduto in totale 6,1 milioni di tablet Galaxy per una quota di mercato del 9,4%.
Nel 2011, Apple ha venduto 40,5 milioni di iPad e iPad2, un dato in crescita del 168% dai 15,1 milioni del 2010, per una quota di mercato del 62%, in calo dall’87% del 2010, quando Apple ha avuto il mercato quasi tutto per sé.
L’arrivo sul mercato, nel quarto trimestre, di valide ed economiche alternative all’iPad – come il Kindle Fire e il Nook di Barnes & Noble – ha comunque gettato nel caos i produttori di tablet Android costretti a tagliare i prezzi rinunciando ai margini di guadagno.
Per questo sono in molti ad attendere l’arrivo del nuovo sistema operativo Microsoft Windows 8 come alternativa più redditizia.
Intanto, nella prima settimana di marzo, Apple dovrebbe lanciare l’iPad3: iSuppli prevede un nuovo exploit di vendite, con la domanda che supererà l’offerta per diversi mesi.
Si amplia, intanto, lo scontro con la società cinese Proview Technologies, che sostiene di aver registrato il marchio iPad nel 2001 e vorrebbe ora ottenere 2 miliardi di dollari tra danni e interessi. Una cifra che le permetterebbe di evitare il fallimento. I legali della società – che hanno già ottenuto il riconoscimento delle loro ragioni in Cina – minacciano di estendere il contenzioso negli Usa.
Proview aveva tentato circa 10 anni fa l’incursione nel mercato dei tablet, con un dispositivo chiamato, appunto I-Pad. La compagnia aveva quindi depositato il marchio in Cina, Ue, Messico, Corea, Singapore, Indonesia, Tailandia e Vietnam tra il 2000 e il 2004, per poi rivenderne i diritti d’uso, nel 2006, a una compagnia americana – la IP Application Development (IPAD) – per circa 55 mila dollari.
Al tempo Preview non sospettava che la IPAD avesse legami con Apple. Yang Rongshan, presidente di Preview, aveva chiarito che i diritti per il mercato cinese non erano inclusi nell’accordo ma sono stati depositati nel 2000 dalla divisione cinese della Proview International, la Proview Technology (Shenzhen).
Yang ha definito “arrogante” l’atteggiamento di Apple che ha “semplicemente ignorato i diritti della Preview, continuando a vendere l’iPad“. Il chairman del gruppo ha quindi ribadito la volontà di andare avanti nell’opposizione a tale atteggiamento prevaricatore, anche, ha aggiunto, perché la società sta affrontando seri problemi economici e i marchi “sono asset di grande valore, che potrebbero aiutarci a risolvere le nostre difficoltà”.