Europa
In coincidenza con il ventesimo anniversario della firma del Trattato di Maastricht, nasce una nuova Associazione di CIO europei, la European CIO Association.
Con sede centrale a Bruxelles, così da facilitare il contatto con le istituzioni europee, questa associazione non profit ha lo scopo di supportare il lavoro quotidiano dei CIO di grandi aziende internazionali, promuovendo scambio di informazioni, incontri e servizi di sviluppo professionale. Oltre a dar voce alla visione collettiva e ai suggerimenti dei CIO e dei grandi utenti di servizi IT nei confronti dei governi e nei confronti della comunità dei vendor dell’offerta a livello europeo.
L’adesione di un ampio numero di gruppi rappresentativi a livello nazionale, che si aggiunge ai 400 CIO membri fondatori dell’associazione, fa sì che essa nasca contando già una comunità di varie centinaia di CIO europei. Questo per la prima volta dà a un’associazione di questi tipo la credibilità necessaria per agire come “voce della Corporate IT” nel continente europeo.
La sua creazione riflette il fatto che l’IT è oggi una parte fondamentale dell’operatività delle grandi aziende, ed in quanto tale è un elemento critico per l’economia europea. Gli utenti del mondo business hanno bisogno di una voce comune, così come della possibilità di condividere informazioni e best practices, al di là dei confini.
La comunità dei CIO italiani sarà rappresentata in seno alla European CIO Association da CIO AICA Forum, fondato nel 2009 come associazione dei CIO delle aziende italiane di grandi dimensioni.
Nel Board dell’Associazione siederà anche l’italiano Gianluigi Castelli, Executive Vice President ICT ENI.
L’Associazione avvia ufficialmente le sue attività in questo mese, ma gli enti fondatori hanno già lavorato con i CIO su una serie di tematiche, tra cui la consultazione sul Cloud della Commissione Europea, le strategie per affrontare la carenza di competenze ICT in Europa, lo sviluppo di relazioni e canali di comunicazione con i vendor.
Sulla scia dell’impegno preso della Commissario Ue per la Digital Agenda, Neelie Kroes, proprio in materia di Cloud (Leggi Articolo key4biz), l’Associazione sta lavorando per equilibrare le spinte che provengono dai vendor di prodotti e servizi cloud con le esigenze e la prospettiva degli utenti. I membri dell’Associazione temono che l’affermarsi dei servizi cloud e il potenziale di questa tecnologia per il business sia fortemente limitato, se il punto di vista e le eventuali normative proposte dalla Commissione Europea non terranno conto delle grandi aziende “clienti”, ed in particolar modo di quelle che operano in più paesi.
Gianluigi Castelli, Executive Vice President ICT ENI e Presidente di CIO AICA Forum, ha dichiarato: “Vogliamo essere certi che la Commissione comprenda pienamente l’ampiezza delle preoccupazioni delle aziende utenti di servizi IT relativamente al Cloud Computing. La strategia della Commissione deve rispondere alle esigenze di noi membri dell’associazione e ad altre esigenze delle aziende, su temi quali la sicurezza, la protezione dei dati, le licenze, la regolamentazione dei fornitori di servizi cloud. Il quadro normativo dev’essere globale, altrimenti le aziende europee non adotteranno il cloud computing. L’Europa è già in ritardo rispetto agli Stati Uniti in questo senso, e un ulteriore stallo ridurrebbe la competitività delle imprese europee”.
Peter Hagedoorn, Segretario generale dell’Associazione e in precedenza CIO di Oce ha aggiunto: “I nostri membri ritengono che il Cloud Computing sia un cambiamento di paradigma decisivo per l’industria IT, con un enorme potenziale per le aziende e i consumatori, che possono accedere a nuove applicazioni e ridurre i costi. E’ primario interesse dell’Associazione che la Commissione crei rapidamente un contesto adeguato a garantire l’adozione estensiva di queste tecnologie“.