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Il matrimonio è un legame di suo molto impegnativo, meglio scegliere una persona che condivida lo stesso credo. Sembra essere questa la convinzione alla base del crescente successo dei siti di incontri a carattere religioso.
E ce ne sono per tutte le fedi…C’è Christian Mingle che sulla home esordisce con il salmo 37,4 – che recita: “Deliziatevi nel Signore ed egli vi darà i desideri del vostro cuore” – e si definisce una “comunità creata specificamente per i single cristiani in cerca di amici, romanticismo, matrimonio”, invitando gli utenti a cercare l’incontro che Dio ha in serbo per loro.
Shaadi.com è invece un sito che offre incontri con scopo matrimoniale per le diverse comunità religiose del sud dell’Asia (indù, musulmani, buddisti, sikh, giainisti e altri).
C’è poi J-Date, sito per single di religione ebraica e anche SawYouAtSinai che è solo per ‘ebrei osservanti’ e in cui il servizio di incontri viene organizzato da esperti matchmakers ebraici che aiutano i single a “trovare l’amore e a instaurare relazioni significative”.
Questi siti, che agiscono come una sorta di surrogato di genitori e agenzie matrimoniali classiche e che stanno registrando un crescente successo, potrebbero sembrare un nonsense nell’era della globalizzazione e del melting pot. In realtà fanno leva su convinzioni ‘antiche’ e cioè che per andare d’accordo bisogna essere simili, anche o soprattutto riguardo le convinzioni religiose.
Probabilmente, chi si affida al dating online religioso cerca le stesse cose di chi si iscrive sui siti di incontri non religiosi – ossia trovare una persona con cui condividere, se non tutta la vita, almeno qualche momento di felicità – però partendo dal presupposto che avere lo stesso background religioso possa aumentare le possibilità di successo dell’incontro.