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Cinema: calo di ingressi nelle sale Ue, ma ‘tengono’ i film nazionali

Europa


In occasione del 62esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino, l’Osservatorio europeo dell’audiovisivo ha pubblicato le prime stime sulle presenze in sala nei cinema europeo nell’anno 2011.

L’Osservatorio stima che il totale degli ingressi nell’Unione europea è sceso leggermente, precisamente dello 0,4%, per un totale di 960 milioni di biglietti venduti; nel 2010 i biglietti venduti sono stati infatti 964 milioni.

Ovviamente, come successo nel 2010, anche nel 2011 i dati sono diversi a seconda dei singoli mercati europei. Gli ingressi sono diminuiti in 12 paesi e aumentati in 10, dei 22 singoli mercati analizzati nella ricerca dell’Osservatorio: Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Estonia, Spagna, Finlandia, Francia, Regno Unito, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia, Slovenia e Slovacchia.

Quello che maggiormente balza agli occhi è il dato francese. Spinta dal successo dei film nazionali, e in particolare Intouchables, Gli Intoccabili, pellicola che da sola ha venduto 15,7 milioni di biglietti sul mercato interno, la Francia ha registrato la crescita più significativa di ingressi in termini di numeri assoluti (+9,3 milioni, +4,2%) raggiungendo 215,6 milioni di presenze, il livello più alto dal 1966.

Mentre le presenze nelle sale cinematografiche è leggermente aumentata in Germania (+2,4%) e Regno Unito (+1,4%), le presenze calano in maniera significativa in Italia (-9,6 milioni di euro, -7,9%) e Spagna (-7,2 milioni di euro, -7,1%).

Al di fuori dell’UE, trend di crescita impressionante della Federazione russa degli ultimi anni si è fermato, anche se la sua posizione come terzo maggior mercato del cinema in Europa in termini di presenze nelle sale cinematografiche è stata confermata. Il 2011 inoltre si è dimostrato un altro anno positivo per il mercato turco dove le presenze sono cresciute del 3% per un totale di 42,3 milioni di euro, il livello più alto del decennio.

 

Il 2011 sembra essere stato un buon anno per i film nazionali in molti paesi europei con crescenti quote di mercato in 14 dei 22 Stati membri dell’UE, otto dei quali hanno conseguito la maggiore quota di mercato negli ultimi cinque anni. Oltre a Francia, dove i film locali hanno conquistato il 41,6% del totale delle presenze, i film nazionali risultati particolarmente positivi sono stati in Italia (37,5%), Regno Unito (36,2%), Polonia (30%), Repubblica ceca (29%), Danimarca (28%), Norvegia (24,5%) e Paesi Bassi (22,4%).Guardando al di fuori dell’UE, la Turchia è rimasta il paese leader in Europa in termini di quota di mercato nazionale con film turchi, conseguendo un 50,2% delle presenze totali nel 2011.

Anche se è troppo presto per stimare il totale lordo dei box office (quindi gli incassi lordi) in l’UE, i dati preliminari mostrano che gli incassi sono aumentati in nove dei 17 mercati europei per i quali sono disponibili dati. Si tratta di una quota inferiore rispetto agli anni passati e allude a una capacità relativamente ridotta della spesa degli spettatori, per via dell’aumento dei prezzi dei biglietti.

Un dato interessante è quello della digitalizzazione delle sale, proseguita a ritmo sostenuto nel 2011 con il 52% degli schermi europei convertiti in digitale entro la fine dell’anno, secondo un altro rapporto dell’Osservatorio e di MEDIA Salles.

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