Stati Uniti
A leggere bene tra i dati finanziari strabilianti rivelati da Facebook la scorsa settimana, quando ha depositato la documentazione necessaria al suo ingresso in borsa presso la Sec (Securities and Exchange Commission), e tra tutte le dichiarazioni promettenti, c’è anche un’ammissione che merita approfondimenti.
Stiamo parlando del fatto che, sebbene più della metà degli 845 milioni di iscritti a Facebook nel mondo acceda attraverso un dispositivo mobile, la società non ha ancora trovato un modo per fare soldi, bei soldi, dal mobile.
“Al momento non generiamo entrate dirette significative dall’uso di Facebook con prodotti mobili e la nostra capacità di farlo con successo non è provata”, ha reso noto la società nel Form S-1 depositato alla SEC.
In un mondo che si sta muovendo rapidamente verso un’era di mobile computing, questo è un problema preoccupante per la stella più luminosa della Silicon Valley – soprattutto perché gran parte della crescita di Facebook in questo momento è in paesi come Cile, Turchia, Venezuela e Brasile, dove le persone in gran parte hanno accesso a Internet tramite telefoni cellulari.
Facebook non è l’unica azienda che lotta per tradurre in denaro il successo del sito web anche sui dispositivi mobili, dove lo spazio sullo schermo è minore e la gente ha poca pazienza per i tempi di caricamento lenti.
Ma la questione appare particolarmente urgente nel caso di Facebook, il social network più popolare nel mondo. In altre parole, se Facebook non può capire come sfruttare il mobile, allora chi è in grado di farlo?
“È un enorme tallone d’Achille”, ha detto Susan Etlinger di Altimeter Group, che offre consulenza alle aziende su come utilizzare la tecnologia. “Stiamo assistendo a un chiaro movimento verso un consumo maggiore dei social media sui dispositivi mobili e Facebook non ha una strategia di business per questo cambiamento. Non ancora”.
“E se i dirigenti non sono in grado di tracciare un percorso di redditività sulle piattaforme mobili, le entrate della società e i risultati finanziari possono essere influenzati negativamente”, ha aggiunto.
In gioco, dicono gli esperti, c’è un grande pezzo di introiti pubblicitari. Facebook ottiene la maggior parte dei suoi ricavi vendendo spazio sul suo sito web per gli inserzionisti che desiderano raggiungere gli utenti. La spesa complessiva sul mobile advertising negli Stati Uniti dovrebbe raggiungere 2,6 miliardi dollari quest’anno, in crescita dell’80 per cento da 1,45 miliardi di dollari nel 2011, secondo una ricerca condotta da eMarketer. Ma è ancora solo un frammento di un risultato probabile atteso che si aggira su 39,5 miliardi dollari del mercato della pubblicità online.
Google, concorrente di Facebook sul web, è stato il più grande player del mercato degli annunci sui cellulari lo scorso anno con circa 750 milioni di dollari di fatturato, e Apple è arrivata seconda con più di 90 milioni di dollari, sempre secondo eMarketer.
Un grosso problema con gli annunci sui cellulari è che gli utenti sono meno propensi a intrattenersi su pubblicità che spesso considerano invadenti quando sono focalizzati su un obiettivo come la pubblicazione (rapida) di un aggiornamento di stato: le persone che navigano il web dal Pc tendono a fare clic sugli annunci online fino a otto volte più spesso di quelli sui dispositivi mobili.
Naturalmente è ancora relativamente presto per l’evoluzione del mobile marketing, ed è possibile che Facebook stia deliberatamente frenando in questo settore. Gli analisti dicono che la società potrebbe essere concentrata dapprima sulla costruzione di traffico verso il proprio sito web mobile e sulle applicazioni, così come aveva originariamente conservato il suo sito web libero di annunci per evitare di allontanare i nuovi utenti.
Nella sua presentazione, Facebook ha reso noto che prevede di esplorare e sperimentare la pubblicità mobile, ad esempio attraverso l’inserimento di cosiddette storie sponsorizzate nel flusso degli aggiornamenti. Si tratta di messaggi che coinvolgono gli amici di un utente che un inserzionista può scegliere di evidenziare ed amplificare.
La società sta anche preparando la realizzazione di un evento a fine mese per gli inserzionisti di Facebook, il primo del suo genere, caratterizzato da presentazioni di diversi alti dirigenti.
Secondo molti è questione di tempo. Bisogna trovare solo il modo per non scoraggiare troppo e troppi utenti.