Germania
Pollice verso per Apple in una delle tante cause intentate contro Samsung per violazione di brevetto: la Corte regionale di Monaco ha rigettato la richiesta di divieto preliminare sulle vendite del tablet Galaxy 10.1N e dello smartphone Galaxy Nexus in Germania.
Il caso specifico riguardava un brevetto concesso lo scorso anno e relativo a una tecnologia legata agli schermi touch di tablet e smartphone.
“Samsung ha dimostrato che ci sono concrete possibilità che il brevetto sia revocato perché la tecnologia era già sul mercato prima che Apple presentasse la richiesta di protezione della proprietà intellettuale”, ha dichiarato il Presidente del tribunale Andreas Mueller.
Peter Chrocziel, uno dei legali di Apple, ha sostenuto nel corso dell’udienza che la tecnologia che Samsung sostiene fosse conosciuta prima della richiesta di protezione da parte del gruppo californiano non conteneva la stessa soluzione, perché non forniva la stessa ‘user experience’.
Il legale di Samsung, Henrik Timmann ha quindi affermato che la corte non può emettere un divieto preliminare fino alla scadenza del termine dei nove mesi previsti per contestare il brevetto.
Il Giudice Mueller ha affermato di “non condividere l’idea che i brevetti giovani siano meno importanti di quelli più vecchi. Pensiamo che questo non sarebbe in linea con le regole europee sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale”.
La sentenza arriva a un giorno di distanza da un altro pronunciamento con cui la Corte d’Appello di Dusseldorf ha accolto la richiesta di Apple di vietare le vendite del Galaxy Tab 10.1, il modello precedente al Galaxy 10.1N, creato appositamente da Samsung per aggirare il divieto di vendita stabilito lo scorso settembre sempre in Germania sul Galaxy tab 10.1.
Un tribunale di grado inferiore di Dusseldorf dovrà pronunciarsi la prossima settimana su una denuncia separata presentata da Apple sempre sul Galaxy 10.1N.
Il mese scorso, invece, la Corte regionale di Mannheim ha dato ragione a Apple che, secondo il giudice Andreas Voss, non avrebbe effettivamente violato due dei diversi brevetti al centro del procedimento intentato da Samsung, relativo allo standard 3G / UMTS.
Nel frattempo, la Commissione europea ha annunciato l’apertura di un’indagine formale sul gruppo coreano, per verificare se abbia utilizzato i diritti su alcuni brevetti in maniera abusiva e in violazione degli impegni “irrevocabili” sottoscritti nel 1998 con lo European Telecommunications Standards Institute (ETSI), che prevedevano il rilascio di licenze per l’uso dei suoi brevetti in base a termini “equi, ragionevoli e non discriminatori” (Leggi articolo Key4biz).