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Donne e Media: Appello alla Commissione di Vigilanza. La Rai ignora gli impegni assunti

Italia


“Rai ignora gli impegni assunti. Dal 27 giugno 2011, data della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo contratto di servizio pubblico audiovisivo, sono infatti in vigore ben tredici impegni che abbiamo proposto e che Rai si è assunta per una rinnovata rappresentazione delle donne nei programmi trasmessi dalla tv pubblica. Cosa ne è della loro applicazione? Come intende Rai darne attuazione, visto che -ad oggi- non pare si possa registrare quell’auspicato cambio di passo nell’uso dell’immagine femminile? “

 

E’ quanto chiedono i sottoscrittori dell’Appello Donne e Media al presidente della Commissione parlamentare di vigilanza Sergio Zavoli.

 

A partire dal novembre 2009, l’Appello Donne e Media ha infatti avanzato un piano di riforme per migliorare la rappresentazione delle donne nelle tv e negli altri mezzi di comunicazione. Migliaia i sostenitori, che tra singoli e associazioni, in primis il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con un messaggio di sostegno agli obiettivi perseguiti, hanno condiviso la necessità di un cambiamento concreto delle regole e dei contenuti con cui i mezzi di comunicazione rappresentano abitualmente le donne. Gli obiettivi fissati hanno dunque fin dall’inizio riguardato il servizio pubblico audiovisivo, puntando su una precisa proposta per il contratto di servizio, poi totalmente approvata.

 

 “Ad oggi nessuna occasione di confronto è pervenuta in risposta alla richiesta di migliaia di persone che hanno sottoscritto l’Appello, nel mentre gli impegni siglati appaiono quotidianamente disattesi da una programmazione che non offre cenni di miglioramento nell’uso dell’immagine femminile, come anche la recente presentazione del festival di Sanremo mostra in tutta la sua feroce, offensiva drammaticità”.

“Riteniamo sia scaduto il tempo delle lettere aperte, delle proteste astratte. E’ sull’attuazione di queste nostre puntuali indicazioni, oggi tutte inserite nel nuovo articolato del contratto in vigore, e quindi assunte quali impegni dal gruppo dirigente Rai con il governo e con i contribuenti, che chiediamo audizione alla Commissione Parlamentare di Vigilanza, al fine di sollecitare i responsabili della tv pubblica ad adottare soluzioni conseguenti”.

 

I doveri che Rai si è assunta, ha commentato Gabriella Cims, promotrice Appello Donne e Media, rischiano di rimanere sulla carta, disattendendo ogni fiduciosa aspettativa. Occorre che tutti gli interessati ne prendano visione per evitare richieste inconsapevoli dell’esistenza di una nuova regolamentazione, quindi destinate a cadere nel vuoto dell’indifferenza.

 

 

Per maggiori approfondimenti:

 

Lettera al presidente della Vigilanza Sergio Zavoli

Il testo degli articoli del nuovo Contratto Rai – Governo

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