Cina
Apple avrà anche sottostimato la domanda di iPhone in Cina, ma non vuole farsi trovare di nuovo impreparata. Commentando gli ultimi risultati finanziari, il Ceo Tim Cook ha sottolineato che la richiesta di iPhone nel Paese è stata ‘sbalorditiva’, ma ha anche ammesso che la società “non ha puntato abbastanza in alto”.
Una rara ammissione di errore di valutazione per una società che raramente si rimprovera qualcosa in fatto di strategia, ma anche un commento che dice tutto sulle dimensioni enormi del mercato cinese, che rimane largamente sotto sfruttato da Apple.
Attualmente la società californiana ha in essere un accordo solo con China Unicom, il secondo operatore mobile del paese, la cui base di utenti 3G, corrisponde, secondo le stime dell’analista Katy Huberty di Morgan Stanley, al 10% circa dei 150 milioni di utenti mobili “high-end” cinesi.
La Hubert ha stimato che China Unicom ha 3 milioni di utenti iPhone, pari a una penetrazione del 20% della sua base utenti ‘high end’. Lo stesso livello di penetrazione, se rapportato alla base utenti di China Mobile (120 milioni), corrisponderebbe ad altri 24 milioni di iPhone, che potrebbero anche diventare 36 milioni alla luce dell’alto tasso di crescita dell’adozione del dispositivo. Altri due milioni di utenti proverrebbero da un accordo anche con China Mobile.
Secondo Morgan Stanley, l’accordo con China Telecom potrebbe essere siglato nel giro di pochi mesi, mentre quello con China Mobile sarà siglato “nei prossimi anni”. Questi accordi potrebbero permettere a Apple di incrementare la base utenti a quota 40 milioni nel 2013 e attorno a 60 milioni nel giro di qualche anno. Dato che farebbe aumentare di 10 dollari l’utile per azione.
Per fare un confronto, basti pensare che nel corso del 2011 Apple ha venduto in tutto il mondo 68,5 milioni di iPhone.
Apple, intanto, ha ottenuto dal regolatore cinese l’approvazione delle specifiche necessarie a far funzionare l’iPhone sullo standard CDMA2000.
Il modello ‘modificato’ A1387 per China Telecom – il principale operatore di rete fissa e il terzo operatore mobile cinese – è stato approvato dalla Radio Management Agency, ma ciò non vuol dire che l’arrivo sul mercato è imminente: Apple dovrà comunque ottenere la licenza dal Telecommunications Equipment and Certification Center cinese prima di poter vendere il suo dispositivo.
Globalmente, Apple ha ancora un ampio potenziale di crescita, essendo la penetrazione dell’iPhone presso gli operatori ‘ferma’ al 30%. Per fare un confronto, quella del BlackBerry aveva raggiunto il 79%.