Spettro radio: la banda larga mobile e l’uso efficiente delle risorse. A Ginevra la Conferenza mondiale sulle radiocomunicazioni

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La questione della disponibilità di spettro è quanto mai pressante alla luce della crescente popolarità dei servizi mobili a banda larga, sempre più utilizzati dagli utenti di tutto il mondo.

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Si è aperta ieri a Ginevra la Conferenza mondiale sulle radiocomunicazioni (WRC-12) organizzata dall’ITU e che, fino al 17 febbraio, riunirà circa 3.300 delegati di 150 paesi per discutere, esaminare e rivedere il Regolamento delle radiocomunicazioni – il trattato internazionale che regola l’uso dello spettro radioelettrico.

Trattandosi di una risorsa importante e limitata, le eventuali modifiche al trattato avranno impatto sui decisori, i regolatori, le aziende di settore e i consumatori in tutto il mondo.

Già nella conferenza stampa di apertura, il rappresentante degli Usa, Decker Anstrom, ha sottolineato la necessità di agire tempestivamente per evitare una “crisi dello spettro” proprio nel momento in cui il bisogno di risorse frequenziali aumenta vistosamente a causa del forte utilizzo dei dispositivi mobili a banda larga.

Il capo della delegazione americana ha quindi spiegato che questo tema rappresenta agli occhi di Washington “l’obiettivo prioritario” della conferenza in corso a Ginevra e che bisogna quindi considerare “tutti gli obiettivi possibili”.

Philippe Verveer, coordinatore americano per le comunicazioni internazionali e la politica dell’informazione ha aggiunto che gli Usa auspicano l’adozione nelle prossime settimane di una risoluzione sullo spettro, in modo che la questione possa essere discussa alla prossima conferenza nel 2015.

 

La questione della disponibilità di spettro è quanto mai pressante alla luce della crescente popolarità dei servizi mobili a banda larga, sempre più utilizzati dagli utenti di tutto il mondo.

Molti paesi hanno intrapreso o stanno formulando i loro piani per il rilascio di nuove frequenze, pertanto l’identificazione, l’autorizzazione e la gestione dello spettro è fonte di crescente preoccupazione per i governi, i regolatori e gli operatori.
 
In Europa, il Radio Spectrum Policy Program (RSPP) ha individuato la necessità di mettere a disposizione dei servizi mobili a banda larga 1200MHz di spettro entro il 2015 ma ancora poco più della metà è stata liberata, nella banda 2,6 GHz, nelle bande del dividendo digitale o aprendo le bande 2100MHz, 1800MHz e 900MHz ai nuovi servizi a banda larga mobile LTE. Entro la fine del 2015 bisogna quindi trovare ulteriori 500-600MHz di spettro.

 

Si sta quindi considerando di utilizzare un numero di bande in precedenza non disponibili per i servizi mobile broadband, tra cui la banda L a circa 1400MHz, attualmente usata per le trasmissioni satellitari e in tecnologia terrestre DAB; la banda MSS per i servizi mobili satellitari a circa 2GHz; la banda 2300MHz TDD, già concessa in licenza in India e in attesa di autorizzazione in Cina ma indisponibile in Europa; le bande 3400-3600MHz che sono state autorizzate ma restano inutilizzate in molti paesi europei e i ‘white spaces’ della Tv nelle bande inferiori a 700MHz.

 

Un’importante opportunità per ampliare la disponibilità di spettro per la banda larga mobile è rappresentata, quindi, dalla banda 1400MHz inutilizzata, attualmente usata per i servizi televisivi.

L’opzione potrebbe essere particolarmente interessante perchè fornisce vantaggi sia in termini di costi che di copertura, particolarmente nelle aree urbane.

 

Al di fuori dell’Europa, la banda 1400 Mhz è già disponibile in diversi Paesi, sebbene non in Cina e negli Usa.

 

“La Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni esaminerà e modificherà le regole sull’uso dello spettro a livello mondiale per fare in modo che questa risorsa tra le più preziose sia utilizzata in maniera efficace, nell’interesse di tutte le parti coinvolte”, ha affermato Hamadoun Touré, segretario generale dell’ITU. “Questo per garantire che servizi radio affidabili siano disponibili ovunque e in qualsiasi momento, in modo che tutti possano vivere e muoversi in sicurezza usufruendo di godendo servizi radio ad alte prestazioni”, ha aggiunto.

 

“Le decisioni prese dai membri della ITU WRC svolgeranno un ruolo cruciale nel migliorare l’accesso alle infrastrutture radio e lo sviluppo dell’ICT, soprattutto per quanto riguarda le sfide connesse alla banda larga mobile e nell’assicurare che le tecnologie ICT siano utili per l’umanità nel suo complesso. L’obiettivo è di facilitare la messa in opera degli ultimi progressi tecnologici, proteggendo gli investimenti e promuovendo le economie di scala”, ha aggiunto François Rancy, Direttore dell’Ufficio radiocomunicazioni dell’ITU.

 

Un altro tema chiave della conferenza sarà la gestione delle posizioni orbitali dei satelliti e le frequenze radio associate. La conferenza avrà lo scopo di assicurare che le modifiche alle procedure di coordinamento internazionale e la registrazione dei sistemi satellitari forniscano un uso efficiente ed equo di tali risorse.

 

WRC-12, inoltre, si adopererà per accelerare l’introduzione della banda larga mobile e di altre tecnologie avanzate come l’ultra high definition television (TVUHD), incoraggerà l’uso del dividendo digitale derivante dal passaggio alla televisione digitale e esaminerà il ruolo di catalizzatore che le radiocomunicazioni possono svolgere per ridurre l’impatto delle attività umane sull’ambiente.

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