Europa
Il sito francese di comparazione dei prezzi Twenga ha presentato una denuncia contro Google presso la Commissione europea per abuso di posizione dominante.
La denuncia, precisa la società “si iscrive nell’inchiesta che l’Antitrust europeo ha avviato a novembre 2010”.
La Commissione ha confermato all’agenzia di stampa AFP di aver ricevuto la notifica e ha precisato che dovrà ora esaminarla per decidere se includerla o meno nella procedura contro la società di Sunnyvale.
Con quella di Twenga, se verrà accolta dall’Antitrust europeo, sale a 10 il numero di denunce depositate presso la Commissione contro Google in materia di abuso di posizione dominate nei mercato della ricerca e della pubblicità online.
Secondo quanto affermato dal cofondatore e Ceo di Twenga Bastien Duclaux, “nonostante le indagini antitrust in corso in Europa e negli Stati Uniti, le condotte abusive di Google si sono rafforzate nel 2011 con la volontà di eliminare ogni forma di concorrenza in molti settori quali la ricerca video, ricerca hotel, ricerca dei prodotti, il confronto del biglietto aereo”.
Twenga denuncia numerose pratiche discriminatorie messe in atto da Google, che nei risultati del proprio motore di ricerca promuoverebbe i propri servizi verticali – tra cui Google Shopping – e penalizzerebbe sistematicamente i siti delle aziende concorrenti.
In questo contesto, ha aggiunto, Twenga ha chiesto la Commissione europea di “fermare rapidamente le pratiche anticoncorrenziali del gigante americano, che ostacolano l’innovazione e l’occupazione nell’Unione europea e, più in generale, frenano la libertà di scelta consumatori e la trasparenza dell’economia digitale”, ha aggiunto.
La Commissione europea ha avviato un’indagine formale nei confronti di Google il 30 novembre 2010 (Leggi articolo Key4biz) a seguito di una serie di denunce, tra cui quella presentata dal portale internet Ciao, acquisito da Microsoft nel 2008. Microsoft, a sua volta, ha presentato una denuncia contro Google nel marzo 2011 (leggi articolo Key4biz).
L’esecutivo dovrà, in sostanza, stabilire se Google favorisce i propri servizi e penalizza quelli dei suoi concorrenti nei risultati del suo motore di ricerca e sta esaminando la possibilità che la società abbia imposto clausole di esclusività ai partner pubblicitari.
Non è stato tuttavia ancora stabilito se verrà aperta o meno una denuncia formale nei confronti di Google. Una decisione in tal senso dovrebbe essere annunciata entro la fine di marzo.
Google controlla il 95% del mercato europeo della ricerca online, in contrasto con quanto avviene negli Usa, dove il motore di ricerca Microsoft Bing è utilizzato da un quarto degli utenti, direttamente o attraverso Yahoo.