TI Media corre in Borsa su possibile ingresso di Cairo nel capitale

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Al momento la società preferisce non commentare. Per Mediobanca, sarebbe interessante vedere l’Ad di TI Media, Giovani Stella, e Urbano Cairo lavorare assieme, ‘i risultati potrebbero essere brillanti’.

Italia


Franco Bernabè

TI Media corre in borsa sulle indiscrezioni stampa relative a un possibile ingresso nel capitale del gruppo Cairo. Intorno alle 11 il titolo saliva del 7,4% a 0,1655 euro con volumi oltre quattro volte superiori alla media di un’intera seduta.

Secondo indiscrezioni, Telecom Italia (+0,18%) avrebbe avviato trattative per fare entrare Urbano Cairo nell’azionariato della sua controllata con una quota del 15%. L’operatore tlc vorrebbe quindi ridurre la propria partecipazione nel broadcaster dal 77,7% attuale al 30%.

 

Ma per Mediobanca, l’ipotesi “suona abbastanza strana e difficile da realizzare, visto che Urbano Cairo è solito avere un ruolo diretto nei business in cui investe”. “Certamente – proseguono gli analisti – per Cairo l’ingresso in TI Media come azionista significherebbe un aumento ulteriore della visibilità del contratto pubblicitario in essere con La7. Aggiungiamo, inoltre, che sarebbe interessante vedere Stella (Ad di TI Media, ndr) e Cairo lavorare assieme, i risultati potrebbero essere brillanti”.

Il 15% di TI Media, si legge nel commento di Piazzetta Cuccia, potrebbe essere valutato 33 milioni di euro, mentre l’enterprise value ammonterebbe a 370 milioni.

Cairo, che già raccoglie la pubblicità per i canali di TI Media, ha una solida posizione di cassa, nota lo studio, che cita i 59 milioni risalenti a settembre 2011.

 

Al momento gli interessati hanno preferito trincerarsi in un ‘no comment’. Tuttavia non è arrivata alcuna smentita anche se c’è già chi bolla l’ipotesi come una fantasia del passato. E poi c’è un piccolo problema: se davvero Cairo fosse interessato a rilevare il 15% e Telecom a diluirsi al 30%, chi acquisterebbe il restante 20%?

Un collocamento sul mercato di questi tempi, tanto più nel campo dei media, potrebbe essere difficile e, nella migliore delle ipotesi, sarebbe difficile “valorizzare” la quota destinata a rimpinguare il flottante.

 

Gli analisti, infine, sottolineano come sia Giovanni Stella che il presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, abbiano dichiarato che un partner di tipo industriale sarebbe per TI Media l’opzione migliore (Leggi Articolo Key4biz).

In un report gli analisti di Equita illustrano i possibili vantaggi della notizia sul probabile acquisto. Secondo gli esperti il giudizio sul deal sarà funzione del prezzo di acquisto e del successivo progetto industriale.

 

Recentemente Stella ha dichiarato che “Stiamo lavorando per avere un partner nel 2012, devo lavorarci perché questo avvenga“, spiegando che “l’importante è che sia disponibile ad accettare la storia di La7, sia aperto alla concorrenza e ci aiuti a svolgere al meglio il nostro lavoro per raggiungere i nostri obiettivi, a partire dal pareggio di bilancio“. A chi gli chiedeva quando sarà il break-even, Stella rispondeva che “questo lo diremo nel piano industriale che presenteremo il 21 febbraio”. Alla domanda se quella possa già essere l’occasione per annunciare il partner, Stella replicava che “può essere una buona data“. TI Media cerca “un partner industriale o commerciale, non un partner finanziario“, precisava Stella.

 

Sempre sull’ipotesi dell’arrivo di un nuovo socio per La7, nei giorni scorsi Bernabè ha detto che “Telecom tiene molto alla sua televisione, che ha ottenuto risultati eccellenti anche grazie allo straordinario lavoro della nostra redazione giornalistica” e per questo “manterrà l’attuale posizione sul gruppo” (Leggi Articolo Key4biz).

“Noi abbiamo sempre detto che la tv è un settore nel quale vogliamo mantenere delle competenze, vogliamo mantenere una presenza, perché la crescita del traffico dati si sviluppa sui video – ha precisato Bernabè – Però la tv non fa integralmente parte del nostro core business, questo non vuol dire che vogliamo dismettere ma vogliamo trovare una partnership per trovare quelle sinergie che permetterà a Ti Media, a La7 di crescere ancora di più”. 

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