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Kodak in bancarotta. Colpa (anche) degli smartphone?

Mondo


Sta facendo il giro del mondo la notizia del fallimento di Kodak: dopo 130 anni, la società che ha fatto la storia della fotografia si è arresa e ha presentato i libri contabili al tribunale, chiedendo l’accesso alla procedura di protezione dai creditori – che negli Stati Uniti coincide con il ricorso al cosiddetto Chapter 11 – schiacciata da 6,8 miliardi di debiti e incapace di reagire al predominio del digitale.

 

Ma è tutta colpa delle fotocamere digitali e degli smartphone? Già dalla scorsa estate, l’iPhone era accreditato come la ‘fotocamera’ più popolare al mondo: era emerso infatti che su Flickr – il sito di condivisione di foto online – le foto scattate con l’iPhone erano più numerose di quelle scattate con qualsiasi altra fotocamera ‘tradizionale’.

 

I dati che illustrano questo trend sono, in effetti, impressionanti: le vendite di fotocamere digitali tradizionali sono in caduta libera – nel Regno Unito, ad esempio, il calo è stato del 30% a novembre 2011 rispetto all’anno prima.

 

Ha fatto inoltre molto discutere la risposta della famosa fotografa Annie Liebovitz, i cui ritratti sono contesi dalle riviste di tutto il mondo, alla domanda su quale fotocamera avrebbe consigliato agli amici. In un’intervista a NBC News, la Liebovitz ha dichiarato che “l’iPhone è la fotocamera istantanea di oggi”.

Un sostegno di non poco conto, per un dispositivo certo popolarissimo, ma nato essenzialmente per fare telefonate e navigare in internet.

Sull’ascesa degli smartphone nel settore della fotografia digitale molto ha contato la ‘convenienza’: con lo smartphone in tasca, sempre a portata di mano non c’è più bisogno di ricordarsi di ricaricare la fotocamera e di fare spazio in borsa per portarsela dietro.

E i cameraphone – anche se i puristi storceranno il naso – meritano sempre più uno spazio nel mondo della fotografia,  con riprese, sia foto che video, che fanno impallidire quelle dei vecchi cellulari in fatto definizione e qualità dell’immagine. E in effetti, l’iPhone 4S dispone di una fotocamera da 8 megapixel, l’equivalente delle macchine fotografiche digitali di fascia media di qualche anno fa.

A giocare a favore dei cameraphone anche la possibilità di estendere la memoria fino a trasformare il telefonino in un vero e proprio album fotografico e quella di condividere immediatamente la foto attraverso i social network. Possibilità, quest’ultima, che spesso evita anche di stamparle le foto, perché chi deve vederle può farlo su internet.

 

Certo, non sarà tutta colpa dei moderni smartphone se Kodak – da quasi monopolista del mercato mondiale delle pellicole fotografiche – è ora in bancarotta. Allo stesso modo, infatti, si potrebbe accusare i cellulari di aver mandato in ‘pensione’ gli orologi, le sveglie, e di essere una minaccia per altri device di massa come le console per i giochi o i Pc portatili o persino per il portafogli, ora che sempre più si diffondono gli strumenti di pagamento mobili.

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