Unione Europea
Il Commissario Ue per la Digital Agenda, Neelie Kroes, ha scritto al governo ungherese per trasmettere la propria ‘preoccupazione’ in tema di libertà e pluralismo dei media nel Paese.
La Kroes ha sottolineato che non basta applicare correttamente le disposizioni europee o nazionali per rispettare la libertà e il pluralismo dei media. E’ soprattutto con la pratica, ha precisato il Commissario, che questi principi fondamentali vanno sostenuti.
“La Commissione – ha aggiunto la Kroes nella lettera inviata ieri al ministro ungherese per la PA e la Giustizia, Tibor Navracsics – sarà particolarmente vigile su questi due aspetti“.
L’Esecutivo europeo ha avviato martedì tre procedure di infrazione contro l’Ungheria, riguardanti la riforme della banca centrale, l’avanzamento dell’età di pensionamento dei giudici e l’Autorità per la privacy.
Non è stata invece aperta alcuna procedura riguardante la libertà dei media, ma la Commissione Ue ha ricordato che già nel 2011 ha ottenuto che la legge ungherese in materia fosse modificata.
Tra l’altro Bruxelles invita costantemente il governo ungherese a rispettare la sentenza della Corte costituzionale del Paese relativa alla legge sui media.
Più specificatamente, col provvedimento del 19 dicembre scorso, la Corte ha deciso con effetto immediato che i giornalisti possono proteggere le loro fonti. Il Parlamento ha tempo fino al 31 maggio per modificare alcuni aspetti essenziali della normativa.
I collaboratori della Kroes hanno dichiarato che, vista le sentenza della Corte Costituzionale, la Commissione non ha avviato alcuna procedura di infrazione, ma che continua a tenere la situazione sottocontrollo per essere sicura che la libertà dei media venga protetta.
Per quanto riguarda il ritiro della licenza all’unica radio ungherese d’opposizione, Klubradio, la Commissione riconosce che si tratta di una competenza del governo, ma la Kroes ha inviato le autorità a incoraggiare la concorrenza assegnando licenze aggiuntive.