Francia
L’Associazione francese degli editori di software (Afdel), che conta quasi 300 membri tra cui Dassault Systèmes e Microsoft France, ha inviato ieri ai candidati alle prossime presidenziali 20 Proposte per ‘reindustrializzare la Francia grazie al digitale’.
La Francia ‘accusa un ritardo’ in termini di sviluppo digitale, “una realtà che si paga in punti di PIL poiché l’economia digitale cresce due volte più velocemente del resto dell’economia”, si legge nel preambolo di questo testo presentato dall’Afdel.
“Vogliamo che i candidati sposino i temi del digitale e li traducano in modo concreto ed efficace. Tutto questo sostenendo le PMI innovative dedite allo sviluppo dell’economia digitale come all’economia nel suo complesso”, ha dichiarato Patrick Bertrand, presidente dell’Afdel.
“Ci aspettiamo che lo Stato sia forte nel realizzare un contesto nel quale gli attori economici possano giocare un ruolo efficace“, ha aggiunto Bertrand, che è anche direttore generale dell’editore di software di gestione Cegid.
Tra le 20 Proposte, l’Afdel suggerisce per esempio che le PMI beneficino di una ‘tassazione più adeguata’, mantenendo gli aiuti pubblici già esistenti e allineando le imposte sul reddito a quelle europee.
L’Associazione propone anche l’istituzione di un’Agenzia francese dell’innovazione, che si occuperebbe di coordinare tutti gli organismi di sostegno allo sviluppo delle PMI, o la creazione di un indicatore per il monitoraggio degli appalti pubblici.
“La diffusione del digitale nelle aziende è oggi insufficiente come precisa questo Rapporto e i cantieri di formazione per gli strumenti digitali devono essere una priorità per il prossimo quinquennio”, ha indicato l’Afdel.
La Francia conta 2.500 editori di software, che impiegano almeno 70 mila persone su tutto il territorio. Il fatturato del settore è stato di 9,7 miliardi di euro nel 2011.