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Nokia acquista Smarterphone e punta sui ‘semi-smartphone’

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Mentre ricominciano a circolare le indiscrezioni che vorrebbero Microsoft pronto a comprare Nokia – sulla scia dell’accordo di acquisizione tra Google e Motorola Mobility – il gruppo finlandese ha messo a segno un’acquisizione più concreta per mantenere la propria quota di mercato e la forza del brand nel segmento dei cellulari tradizionali.

A novembre 2011 (ma la notizia è trapelata solo nei giorni scorsi da un articolo di TechCrunch), la società finlandese ha dunque comprato dalla Ferd Capital la  norvegese Smarterphone, mettendo così le mani su un sistema operativo che porta sui cellulari tradizionali (conosciuti anche come ‘featurephone‘) una user experience comparabile a quella degli smartphone.

La sfida di garantire agli utenti un’esperienza ‘smart’ su un hardware low-cost – l’Os Smarterphone 3.0 è indirizzato a dispositivi compresi tra 25 e 70 dollari – e con alti livelli di flessibilità è particolarmente sentita nei mercati emergenti, dove i cellulari tradizionali sono molto più diffusi, ormai, che nei mercati maturi e lo saranno ancora per molto tempo.

I featurephone hanno rappresentato il 47% delle vendite Nokia nei primi tre trimestri dello scorso anno.

 

Società specializzate nei software, come Myriad e Opera e altre specializzate nell’hardware come MediaTek hanno già colto la tendenza, offrendo progetti di riferimento per cellulari di fascia bassa con servizi web integrati.

 

Smarterphone è un player piccolo – Ferd Capital ha investito 6,5 milioni di euro nei suoi 4 anni di vita – ma con un pedigree interessante e con funzionalità che potrebbero raggiungere una portata significativa se abbinate alla popolare piattaforma Nokia Serie 40 che domina il segmento featurephone.

La società norvegese è stata fondata da Egil Kvaleberg e include tra i suoi finanziatori Haavard Nord, il fondatore di Trolltech, società anch’essa acquistata da Nokia.

Smarterphone potrebbe essere incorporata nel progetto Meltemi – una piattaforma software low end a cui il gruppo finlandese lavora da settembre dello scorso anno (Leggi articolo key4biz).

 

L’iniziativa è la conferma che mentre una parte del mondo vira verso gli smartphone, ce n’è un’altra altrettanto importante che uno smartphone non può permetterselo ma vuole ugualmente accedere al web dal dispositivo mobile. In molti paesi in via di sviluppo, tra l’altro, il telefonino è spesso l’unico modo per connettersi a internet, vista la cronica mancanza di infrastrutture fisse e così il mercato low cost si è animato di modelli ‘semi-smart‘ con Os Android, Java, Qualcomm Brew, in mezzo ai quali Nokia spera di collocare la sua prossima offerta basata su Meltemi e Smarterphone.

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