Tv 3D che delusione: gli americani preferiscono televisori economici mentre ad amarla sono gli europei e i cinesi

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Il 2011 doveva essere l’anno del boom del 3D. Così non è stato e una Ricerca di NPD DisplaySearch spiega perché.

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Tv Sharp 3D

Il 2011 doveva essere l’anno in cui la Tv 3D si sarebbe dovuta affermare sui maggiori mercati mondiali. Un nuovo Report di NPD DisplaySearch dimostra che queste previsioni non hanno però trovato alcuna conferma.

Nello Studio ‘Quarterly TV Design and Features Report for Q4 2011′, la società ha rilevato che i comportamenti dei consumatori e le strategie dei produttori di televisori sono risultati profondamente divergenti a livello mondiale.

Le regioni che si sono fatte prendere dalla passione del 3D sono state l’Europa occidentale e la Cina mentre i dati mostrano un forte declino nel Nord America.

 

Paul Gray di NPD DisplaySearch, responsabile delle ricerche per il mercato Tv, ha spiegato che la sorpresa è stata constatare che “la tecnologia 3D è molto più popolare in Cina che nel Nord America e che nell’ultimo trimestre il tasso di penetrazione è stato due volte più alto”.

“Il nostro Report – ha sottolineato Gray – indica anche che la diffusione del 3D in Nord America e Giappone è più bassa rispetto al Medio Oriente”.

 

Dai dati raccolti si evince che, a differenza di altre regioni, i consumatori dei mercati chiave del Nord America preferiscono televisori grandi, più economici e con pochi optional. Mentre invece i cinesi scelgono televisori 3D, LED e soprattutto smart.

 

Il Report considera anche il livello di adozione delle nuove tecnologie digitali di broadcasting. I mercati sviluppati hanno abbandonato l’analogico per il digitale terrestre e ampiamente completato lo switch-off, mentre Europa, Medio Oriente e Asia stanno già passando allo standard di seconda generazione (DVB-T2).

Stando alla Ricerca, alcuni Paesi hanno adottato o si stanno dedicando allo sviluppo dello standard DVB-T2, questo permette di prevedere una crescita dei dispositivi in grado di ricevere la nuova tecnologia da 3,4 milioni del 2011 a 64,7 milioni nel 2015.

 

L’emergere del DVB-T2 sicuramente mette in crisi lo sviluppo della Tv 3D. Lo scorso ottobre, il board del consorzio DVB (Digital Video Broadcasting) ha indicato le esigenze commerciali per un secondo sistema di Tv 3D, la cosiddetta soluzione ‘Service Compatible’, definita la 2a Fase della DVB-3DTV, richiesta dai distributori di contenuti in modo che la versione 2D e 3D di uno stesso programma possano essere trasmessi dallo stesso segnale video.

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