Yahoo!: è Scott Thompson il nuovo Ceo

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Il presidente di PayPal prenderà il posto di Carol Bartz, licenziata a settembre.

Stati Uniti


Scott Thompson

Scott Thompson, presidente di PayPal, è il nuovo Ceo di Yahoo!. Il responsabile della divisione per i pagamenti di eBay sostituirà Carol Bartz, licenziata lo scorso settembre a causa di un andamento economico stagnante e per via dei cattivi rapporti con Alibaba, di cui il gruppo americano detiene il 40%.

Tim Morse, che al momento ricopriva la carica ad interim, riprenderà il suo incarico di Chief financial officier.

 

Sotto la guida di Thompson, PayPal ha rafforzato la sua leadership sul mercato dei servizi dei pagamenti online, arrivando a oltre 104 milioni di utenti attivi in 190 Paesi nel mondo. Aumentando inoltre il numero dei partner commerciali nel mondo a più di 8 milioni e portato le revenue dello scorso anno a oltre 4 miliardi di dollari.

Prima di arrivare a PayPal, Thompson è stato vicepresidente esecutivo di Inovant (Gruppo Visa). Le sue funzioni saranno effettive a partire dal prossimo 9 gennaio.

 

Per il presidente Roy Bostock, Scott rappresenta l’innovazione e la crescita, proprio “la formula di cui ha bisogno Yahoo!”.

 

La nomina del nuovo Ceo era al vaglio del board della web company insieme alla possibile cessione totale o parziale dell’azienda.

 

In lizza grossi nomi del mercato hi-tech. Il consorzio guidato da Silver Lake, di cui fanno parte Microsoft e la società di venture capital Andreessen Horowitz, starebbe lavorando a una nova offerta per rilevare una quota di minoranza del 10-15% (Leggi Articolo Key4biz). La nuova proposta implica anche la nomina del nuovo Ceo, che dovrà essere un manager di fama internazionale ma soprattutto piacere al consorzio.

 

In corsa c’è anche la cinese Alibaba che proprio in questi ultimi giorni ha ingaggiato la società di lobbying di Washington Duberstein Group, guidata da Kenneth Duberstein, ex capo dello staff della Casa Bianca durante l’amministrazione Reagan. Per alcuni questo sarebbe il segnale che l’azienda starebbe valutando la possibilità di un takeover, come aveva già anticipato nei mesi scorsi il fondatore del gruppo Jack Ma.

 

L’operazione però potrebbe scatenare forti reazioni tra i politici americani in quanto Alibaba, sebbene sia una società privata (40% Yahoo! e 30% Softbank), opera prevalentemente in Cina, un Paese accusato da tutto il mondo di controllare e censurare l’informazione online.

Altro problema potrebbe sorgere visto che Yahoo! ha da poco comunicato la propria intenzione di cedere gli asset asiatici per 17 miliardi di dollari, vendendo buona parte della sua quota in Alibaba scendendo dall’attuale 40 al 15% e la sua quota in Yahoo! Japan, la filiale giapponese in società con Softbank (Leggi Articolo Key4biz).

Alibaba, che in passato non ha nascosto l’ intenzione di voler ricomprare il 40% in mano a Yahoo!, magari con il supporto di un fondo di private equity, adesso starebbe pensando al colpo grosso, mettendo le mani su tutta l’azienda.

 

Yahoo! ha una capitalizzazione di mercato di circa 18,5 miliardi di dollari. Ma il nodo centrale è proprio questo. Fortune infatti commenta che se gli asset asiatici valgono 17 miliardi, Yahoo! da sola ne varrebbe poco più di uno (Leggi Articolo Key4biz).

Questa stima la metterebbe nello stesso girone di società come Aol, sebbene produca il doppio dei ricavi rispetto a quest’ultima. Ma è davvero possibile, continua Fortune, che una società come Yahoo! valga quanto una che produce la metà del suo fatturato? E possono degli asset non-core essere stimati in 17 mld e gli asset core in uno?

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