Italia
Il 2011 si è chiuso nel migliore dei modi per Cibando: la startup italiana che ha creato un’applicazione iPhone che facilita la ricerca di ristoranti e locali nelle principali città italiane ha infatti attirato l’attenzione della venture capital tedesca Point Nine Capital che ha deciso di investire nell’azienda insieme all’imprenditore italiano Fabio Pezzotti. Un accordo significativo a conferma che se le idee ci sono e sono innovative, arrivano anche i capitali per svilupparle e portarle avanti, anche in Italia, un Paese che certo non brilla per capacità di attirare capitali di rischio.
Cibando è stata fondata dal 23enne Guk Kim e serve finora 170 ristoranti. Da tre dipendenti, ora ne conta 10: un team composto da giornalisti, foodblogger e fotografi professionisti che creano esclusivi contenuti eno-gastronomici su misura per i ristoranti, e li distribuiscono in rete tramite le più innovative tecnologie e mezzi di comunicazione.
L’app per iPhone permette agli utenti di disegnare un cerchio sulla cartina per selezionare l’area in cui si cerca un ristorante e la categoria del locale. Cibando, quindi, crea una lista dei locali che corrispondono alle esigenze dell’utente, arricchita da foto e altre informazioni sul locale. Un’opportunità, quindi, sia per gli utenti che per i ristoratori.
“Cibando – ha sottolineato Kim – non è solo un motore di ricerca ristoranti. L’obiettivo è quello di facilitare la scelta del ristorante in base a golose food experience, fotografie e raccomandazioni. Tutti i collaboratori che fanno parte del team Cibando credono fermamente in questa visione”.
I finanziamenti permetteranno un maggiore sviluppo per Cibando: incremento nelle assunzioni di account managers (espansione della forza lavoro su Roma, Milano, Torino, e Firenze), l’aggiunta di altri sviluppatori (Python & Django), il perfezionamento dei servizi per i ristoratori, e sperimentazione di molte altre nuove idee.
Pawel Chudzinski, fondatore e managing partner di Point Nine Capital ha sottolineato il talento e le doti manageriali di Guk Kim è si è detto “felice” di aver realizzato il suo primo investimento in Italia, “un mercato finora trascurato dalla maggior parte dei venture capitalist”.
Vedremo se questo sarà solo il primo di una serie di investimenti esteri a premiare la capacità di innovazione dei giovani imprenditori italiani, purtroppo non sempre valorizzati dagli investitori di venture capital nostrani.