Lepida: gli obiettivi per il prossimo triennio illustrati nel nuovo piano Industriale

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Il Piano Industriale è revisionato in coerenza con le ultime manovre economiche che portano ad una riduzione della copertura dei costi da parte della Regione nel 2012 del 51% rispetto al 2010 e del 32% rispetto al 2011.

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Lepida

E’ una sorta di “bussola” per il lavoro da compiere nell’arco di tre anni, il piano industriale che Lepida spa ha elaborato per il periodo 2012- 2014 e che è stato approvato nelle linee guida dal Comitato Permanente di Indirizzo e Coordinamento con gli Enti locali il 12 dicembre e nella forma finale dall’Assemblea dei Soci il 19 Dicembre. Nel seguito le principali novità. Il Piano Industriale è revisionato in coerenza con le ultime manovre economiche che portano ad una riduzione della copertura dei costi da parte della Regione nel 2012 del 51% rispetto al 2010 e del 32% rispetto al 2011. Tali riduzioni sono previste anche per il periodo successivo. Questa riduzione è importante in quanto Regione Emilia-Romagna (RER) è socio di maggioranza per statuto e contribuisce attualmente al 70% di copertura dei costi delle reti ed al 75% dei costi dei servizi.

 

Rispetto alla definizione iniziale in cui lepidaspa si serviva solo del mercato, le riduzioni delle risorse costringono lepidaspa ad effettuare ricognizioni delle esigenze dei Soci, analizzare e valutare le soluzioni, bilanciando l’utilizzo tra risorse interne ed il ricorso al mercato, costruendo quindi un percorso orientato anche alla  internalizzazione, a parità di pianta organica. lepidaspa ha aumentato i propri Soci a 412, comprendendo tutti i 348 Comuni, tutte le 9 Province, tutti i 9 Consorzi di Bonifica, tutte le 17 Aziende Sanitarie e Ospedaliere, 3 Università e circa metà delle Unioni di Comuni e delle Comunità Montane.

 

Tra le novità principali nel portfolio di lepidaspa vi è che: è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) come operatore di telecomunicazioni e produttore di audiovisivi, è licenziataria SIAE per la fruizione di contenuti multimediali “su richiesta” protetti da diritti d’autore, è titolare dell’Autorizzazione Ministeriale per l’esercizio di reti private, è titolare dell’Autorizzazione Ministeriale per l’esercizio di reti pubbliche che non può essere concessa a Enti pubblici, è titolare dell’Autorizzazione Ministeriale per l’interconnessione delle reti pubbliche, è titolare dell’Autorizzazione Ministeriale per l’esercizio delle reti wireless, ha mandato di esercizio esclusivo da parte di molti Enti Soci delle reti di loro proprietà, ha mandato da Regione per mettere a disposizione infrastrutture, fibre ottiche, trasporto e banda ad operatori in aree in digital divide. La Divisione Tecnica viene soppressa a favore di due nuove Divisioni denominate: Divisione Reti e Divisione Servizi. La Divisione Servizi consentirà una più accurata attenzione ai servizi e una maggiore sinergia con i servizi regionali che si occupano di servizi per l’ICT. La Divisione Ricerca&Sviluppo viene incaricata puntualmente di svolgere attività di ricerca e sviluppo effettuando uno scouting continuo dell’ambito tecnico e scientifico, ideando soluzioni, sviluppando prototipi, cercando meccanismi per valorizzare le infrastrutture, cercando di realizzare nuovi meccanismi pubblico-privato. Sulle reti prosegue l’attività di lepidaspa con l’aumento continuo delle interconnessioni su ogni tipologia di rete disponibile e sul Digital Divide viene definito l’impegno a risolvere entro il 2013 il digital divide ponendo una soglia di livello minimo di comunicazione a 2Mbps in coerenza con la Agenda Digitale Europea, con la massima neutralità rispetto alle soluzioni tecnologiche.

 

Inoltre, viene aperta la stagione della NGN con attività di: presidio e coordinamento, definizione di modelli, obiettivi di equità territoriale e di neutralità tecnologica ed architetturale, creazione di database delle infrastrutture e cruscotti georeferenziati. Sui servizi vengono confermati quelli nativi, cioè ideati progettati e sviluppati da lepidaspa nel Piano Telematico precedente ed a questi vengono aggiunti quelli presenti nel nuovo Piano Telematico 2011-2013, che a livello di implementazione nel piano industriale divengono progetti che si svilupperanno dal 2012 al 2014.

 

Complessivamente i 12 nuovi servizi previsti dal Piano Telematico sono: Net4All (contro il Digital Divide), UltraNet (sulla NGN), SchoolNet (scuole con la banda larga), TeatroNet (teatri con la banda larga), WiFed (WiFi Federato), CloudNet (cloud computing per la PA), VideoNet (videosorveglianza centralizzata), SensorNet (monitoraggio ambientale), TappER (applicazioni mobili su smartphone), SonoIo (sistema di profilazione federato), openSourcER (competenze e coordinamento open source nella PA), GreenNet (strategia di risparmio economico e energetico).

 

Di interesse un’iniziativa, denominata Lepida Store, che rappresenta una possibile strategia di approvvigionamento con una procedura che risponde a criteri di velocità e semplificazione per fornire agli Enti Soci soluzioni innovative in ambito ICT non già ricomprese nel mercato PA e all’interno della soglia per le assegnazioni dirette. Sul fronte dei listini una novità è che in caso di servizio non già ricompreso nel contratto di servizio con Regione o con Enti Soci, lepidaspa può procedere operando con una quota forfettaria del 20% del valore dell’acquisito da integrare,per coprire i costi delle proprie azioni verso tale nuovo ulteriore servizio.

 

Considerando che le risorse per i nuovi investimenti e realizzazioni calano drasticamente, si è definito che venga utilizzato l’ammortamento per rinnovare continuamente le reti e per espanderle, offrendo nuove funzionalità e nuove coperture. Si ha quindi questo driver per l’innovazione e per la realizzazione di nuove estensioni funzionali a quanto già realizzato. Infine si riporta la tabella nel riquadro che rappresenta: l’andamento del fatturato; l’andamento del Contratto di Servizio con Regione,  l’andamento dei residui fine anno dovuti ad attività avviate che richiedono tempi di lavorazione tipicamente pluriennali e che tende a decrescere a causa dell’assenza di nuovi investimenti strutturali; l’andamento degli impegni a fine anno dovuti a contratti in essere o pianificati relativi a lavorazioni pluriennali o a copertura di costi di gestione pluriennali quali ad esempio locazione e IRU. Importante notare che il residuo del Contratto di Servizio con Regione fine anno è sempre inferiore all’impegnato lepidaspa fine anno.

 

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