Unione Europea
Entro il febbraio 2014, verrà realizzato un sistema unificato a livello europeo per tutti i servizi di pagamenti elettronici. Lo hanno deciso ieri i negoziatori del Parlamento europeo e dei Paesi membri dell’Ue.
In un primo tempo, l’Area unica dei pagamenti in euro (Single Euro Payments Area – SEPA) era stato istituita su base volontaria dalle banche che facevano parte del Consiglio europeo per i pagamenti (European Payments Council – EPC), per rendere i pagamenti elettronici in euro facili e sicuri sia negli Stati Ue che all’interno di un singolo Paese.
Stando all’accordo concluso ieri, il passaggio delle banche verso il sistema SEPA diventa obbligatorio entro il 1° febbraio 2014.
Il regolamento SEPA pone le basi e delle norme comuni per i pagamenti e i trasferimenti in euro, con l’obiettivo di creare un mercato integrato dove condizioni, diritti e doveri sono uguali per tutti.
Partecipano i 27 Paesi membri e anche il Liechtenstein, Monaco, Svizzera, Norvegia e Islanda.
Questo accordo, spiega una nota della Commissione affari economici e monetari del Parlamento Ue, pone delle regole su scala europea per fare in modo che tra i fornitori di servizi in materia di pagamenti possa esserci una concorrenza leale, che vengano eliminati quei costi nascosti supportati dalle banche nazionali e che siano accelerati i trasferimenti di denaro transfrontalieri.
Questa armonizzazione potrebbe consentire un’economia dell’ordine di 123 miliardi di euro in sei anni e sarà vantaggiosa sia per i consumatori che per banche e aziende.
Lo scopo è quello di permettere alle imprese europee di effettuare trasferimenti di denaro nel modo più rapido possibile, meno costoso e più sicuro. Lo stesso varrà per i cittadini, a prescindere dal Paese dove si trova il loro conto bancario. Potranno, per esempio, farsi pagare i compensi guadagni in un Paese su un conto aperto altrove.
Il Consiglio dell’Ue, ha sottolineato che per i fornitori di servizi di pagamento, le economie di scala e le norme comuni introdotte dal sistema SEPA renderanno più efficaci le operazioni all’interno della Ue.
Il Commissario Ue per il Mercato interno, Michel Barnier, ha accolto con favore questo accordo e in una nota ha fatto sapere che i vantaggi per i cittadini europei, in particolare i lavoratori, gli studenti, i proprietari di case-vacanze, i turisti e i pensionati che vivono all’estero.
L’accordo deve tuttavia essere ancora approvato dal Parlamento in seduta plenaria e dagli Stati Ue in una votazione senza ulteriore discussione, una volta che sarà tradotto nelle lingue ufficiali dell’Ue.