Equo compenso: il Parlamento francese adotta nuova la legge sulla copia privata

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Saranno le persone, non più i produttori, a compensare gli autori.

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Il Parlamento francese ha definitivamente adottato la proposta di legge sull’equo compenso che prevede di limitare alle sole persone fisiche il pagamento destinato a compensare gli aventi diritto del mancato guadagno dovuto alle registrazioni ‘casalinghe’.

Questa imposta riguarda tutti i dispositivi multimediali acquistati: Cd, Dvd, chiavette USB, hard disk esterni, memory card, ma anche lettori Mp3, smartphone … insomma qualsiasi cosa che abbia capacità di archiviazione dati.

In Italia, infatti, spetta alle case produttrici la corresponsione di una cifra (variabile in base alla capacità di archiviazione dei suddetti dispositivi) alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori). 

La Francia, come l’Italia, la Germania o il Belgio, aveva attuato un sistema di mutualizzazione, in modo che tutti i supporti, a prescindere se acquistati per uso personale o professionale, fossero sottoposti a questo compenso che era calcolato in funzione dell’uso (individuale o professionale) che se ne faceva.

Il Ddl stabilisce che siano le persone fisiche a pagare per la copia privata e che, quando compreranno un supporto di registrazione, vengano informate della somma che stanno pagando per l’equo compenso.

 Il nuovo testo esclude adesso dalla sfera di applicazione della legge sull’equo compenso le aziende private o gli enti pubblici, come stabilito dalle recenti sentenze del Consiglio di Stato.

Il Ddl permette infatti a chi compra supporti digitali destinati a uso professionale di poter chiedere il rimborso dell’imposta, mentre invece i grossisti potranno essere esonerati sin dal momento dell’acquisto.

Il dibattito parlamentare è avvenuto in maniera tranquilla, ma non può dirsi la stessa cosa fuori dall’aula. Il nuovo testo ha infatti visto opposti da un lato i produttori e distributori di supporti digitali e dall’altro i rappresentanti degli artisti e dei produttori.

Per i primi, sostenuti dall’associazione dei consumatori UFC-Que Choisir, il prelievo sulla copia privata porterà ad un’esplosione dei prezzi, mentre per i secondi, in particolare l’ARP (Société des auteurs réalisateurs producteurs) le nuove misure tutelano ‘il finanziamento della creazione artistica’.

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