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Il prezzo dei servizi LTE scenderà del 60% nei prossimi cinque anni. Lo dice una nuova ricerca condotta dalla società di analisi britannica Tariff Consultancy, secondo cui entro il 2016 i servizi 4G perderanno lo status di servizi premium.
Tariff Consultancy ha raccolto informazioni sulle tariffe dei servizi mobili a banda larga di 30 operatori in 16 paesi e ha rilevato che il costo medio di un servizio mobile broadband LTE è di circa 50 euro al mese e si basa in genere su un contratto in abbonamento da 24 mesi.
Nei prossimi mesi, quando un numero sempre più consistente di operatori lancerà i servizi, i prezzi inizieranno a scendere per effetto della concorrenza. Un elemento chiave di differenziazione saranno quindi le velocità di accesso offerte agli utenti.
Il 2012 sarà particolarmente dinamico in termini di attivazioni soprattutto in Asia Pacifico e Sud America.
Entro la fine del 2016, prevede ancora Tariff Consultancy, gli utenti LTE saranno circa 250 milioni e il prezzo medio per utente si aggirerà attorno a 20 euro al mese.
“Sebbene sia evidente che gli utenti e i ricavi dell’LTE aumenteranno sostanzialmente nel corso dei prossimi 5 anni, i servizi a banda larga mobile LTE assumeranno le stesse caratteristiche ‘di massa’ degli attuali servizi a banda larga fissa e 3G, e si assisterà a un incremento delle velocità ma alla competizione sui prezzi” spiegano gli analisti.
In alcuni mercati, l’erosione dei prezzi è già in corso: l’operatore australiano Telstra, ad esempio, ha lanciato l’offerta BigPond USB 4G che offre un servizio dati da 8GB mensili per circa 30 euro, contro i 38 chiesti per un abbonamento da 4GB al lancio dei servizi LTE. A Singapore, l’operatore M1 offre il servizio 4G ai suoi utenti a un prezzo scontato del 40% rispetto al listino.