Stati Uniti
Al secondo giorno dall’IPO, le azioni di Zynga, il principale produttore di giochi per i social network, hanno aperto in calo a 9,36 dollari – rispetto al prezzo di introduzione di 10 dollari – e hanno perso un ulteriore 4% nella prima ora di contrattazioni.
Venerdì, il giorno dell’IPO, Zynga ha raccolto circa 1 miliardo di dollari, piazzando 100 milioni di titoli, poco più dell’11% del capitale. La maggiore offerta pubblica iniziale dopo quella di Google che, nel 2004, raccolse nel primo giorno 1,9 miliardi di dollari.
Già venerdì, tuttavia, dopo un aumento di oltre il 10% a 11,50 dollari, la chiusura è stata a 9,50 dollari, lo 0,5% in meno rispetto al prezzo di introduzione, per una capitalizzazione stimata da Reuters in circa 8,9 miliardi di dollari, quasi sette volte di più rispetto al fatturato dello scorso settembre, ma contro i 15-20 miliardi attesi dalla società.
Il Ceo Mark Pincus, venerdì aveva riferito a Bloomberg di non essere preoccupato che lo stock price fosse calato già al primo giorno di contrattazioni.
“Il nostro vero valore verrà fuori nel giro di un paio d’anni, non di un paio di giorni”, ha affermato Pincus.
Diverse aziende del comparto tecnologico nel corso degli ultimi mesi sono scese di sotto del loro prezzo di apertura. Una situazione che, secondo il New York Times, è da attribuire alle condizioni macroeconomiche e a un certo ‘nervosismo’ degli investitori.
Ciò che sorprende di Zynga, piuttosto, è che la valutazione della società è di circa la metà rispetto alle stime del pre-IPO.