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Smartphone: Panasonic annuncia il ritorno in Europa e punta sulla convergenza multiscreen

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Il gruppo d’elettronica giapponese Panasonic ha annunciato il rientro nel mercato mobile europeo con uno smartphone Android che sarà lanciato entro marzo del prossimo anno.

Panasonic aveva abbandonato il mercato mobile del Vecchio Continente nel 2005, per concentrarsi sul mercato giapponese, dove resta una delle principali aziende di elettronica di consumo.

 

Lo scenario, tuttavia, da allora è radicalmente cambiato e la popolarità degli smartphone ha spinto la società al rientro in un mercato attualmente dominato da Samsung e Apple e in forte crescita.

 

“Il mercato delle comunicazioni mobili, con l’arrivo degli smartphone, ha conosciuto una rapida conversione favorendo una crescita regolare del settore in particolare fuori dal Giappone e Panasonic ambisce a sfruttare questa nuova dinamica”, spiega il gruppo in una nota.

 

Panasonic non sembra dunque impressionato dalla potenza dei concorrenti: “Le quote di mercato non cessano di mutare e se ci lanciamo in questo mercato estremamente mutevole pensiamo che ci siano delle possibilità”, ha sottolineato Toshinori Hoshi, responsabile comunicazioni mobili.

 

La mossa di Panasonic è la conferma che il mercato smartphone europeo è troppo ghiotto per restarne fuori: il gruppo segue infatti  la scia di Sharp, che a ottobre ha lanciato in Europa lo smartphone Aquos dopo un’assenza di 4 anni dal mercato mobile internazionale.

Ad agosto, altri tre importanti gruppi nipponici – Casio, Hitachi e NEC – hanno sotterrato l’ascia di guerra per dare vita a Japan Display, una società comune che si concentrerà sulla produzione di display a cristalli liquidi per gli smartphone, mentre Fujitsu e Toshiba hanno deciso di unire le forze per conquistare i mercati smartphone occidentali.

 

“Per un marchio come il nostro è ormai necessario avere in portafoglio questo genere di tecnologie”, ha affermato Laurent Roussel, presidente di Panasonic France, sottolineando che, essendo lo smartphone un dispositivo personale, esso contribuisce a dare “un contenuto emozionale al brand”.

Allo studio, un progetto di convergenza ‘multischermo’, un  po’ come ha fatto Apple che grazie al successo dell’iPhone vende più Mac e iPad.

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