Unione Europea
Tutelare i minori che sempre più numerosi affollano le vie del web proponendo adeguati strumenti di protezione dai contenuti dannosi e a tutela della privacy: è questo l’obiettivo si una coalizione formata da 28 aziende leader nel settore tecnologico in seguito a una richiesta avanzata dalla vicepresidente Neelie Kroes al settore ICT per rafforzare gli interventi in risposta alle problematiche connesse al modo in cui i giovani europei si collegano ad Internet.
In media, oggi i bambini in Europa iniziano a navigare in Internet all’età di sette anni e sempre più numerosi sono i bambini – il 38% di quelli tra i 9 e i 12 anni – che hanno un profilo su un social network nonostante le restrizioni d’età.
Per aumentare la protezione dei minori, dunque, la Ue ha più volte sollecitato l’industria ad approntare misure atte a facilitare la segnalazione di contenuti dannosi; ad assicurare che le impostazioni sulla privacy siano adeguate all’età; ad offrire una maggiore gamma di opzioni per il controllo parentale e a riflettere le esigenze di una generazione che naviga in Internet ad un’età sempre più bassa.
All’appello hanno risposto Apple, BSkyB, BT, Dailymotion, Deutsche Telekom, Facebook, France Telecom-Orange, Google, Hyves, KPN, Liberty Global, LG Electronics, Mediaset, Microsoft, Netlog, Nintendo, Nokia, Opera Software, Research in Motion, RTL Group, Samsung, Sulake, Telefonica, TeliaSonera, Telenor Group, Tuenti, Vivendi, Vodafone.
Queste società hanno concordato una dichiarazione di intenti nella quale sono previste misure quali l’implementazione di strumenti riconoscibili e facili da trovare su tutti i dispositivi per permettere segnalazioni e risposte efficaci sui contenuti e sui contatti ritenuti dannosi per i ragazzi; l’introduzione di impostazioni che tengano conto delle necessità delle diverse fasce d’età; la messa a punto di un approccio valido a livello generale per la classificazione in base all’età da poter utilizzare in più settori per fornire ai genitori delle fasce di età chiare; una maggiore disponibilità e uso di sistemi di controllo parentale; una migliore collaborazione con le autorità investigative e giudiziarie e le hotline al fine di operare attivamente per la rimozione da internet di materiale pedopornografico.
La neonata coalizione, aperta a chiunque sia interessato al tema della tutela dei minori online, “fornirà sia ai bambini che ai loro genitori strumenti di protezione chiari e coerenti per sfruttare nel modo migliore l’universo online”, ha affermato il Commissario per l’Agenda digitale Neelie Kroes.
“Lavorando insieme – ha aggiunto – tracceremo il percorso da seguire per l’intero settore e avremo delle solide basi da cui partire per responsabilizzare i minori che utilizzano Internet”.
Il gruppo Mediaset, dal canto suo, ha fatto sapere che la partecipazione alla coalizione promossa dalla Commissione europea è “un primo passo verso quello che è già stato più volte definito ‘internet responsabile’, auspicato dalla Presidenza francese in occasione delle riunioni G8 e G20 nelle sedi di Deauville a maggio e in quella di Avignone il 18 novembre scorso”.
“Da oltre 20 anni – ha sottolineato la società di Cologno Monzese in un comunicato – Mediaset applica una rigorosa selezione e valutazione dei propri contenuti. Un impegno che ora è stato allargato anche a tutti i servizi on-demand e ai prodotti online, garantito dai direttori di rete, dal top management del Gruppo e dai volti noti al grande pubblico che si affida ai marchi Mediaset per un’offerta di qualità nel rispetto delle garanzie previste dal Codice Tv e Minori”.
La sicurezza dei minori online è uno degli impegni fondamentali dell’Agenda digitale europea e questa iniziativa si va ad aggiungere ad alcuni accordi settoriali già esistenti come i principi dell’accordo europeo sulla socializzazione in rete più sicura (Safer Social Networking Principles), il Quadro europeo per un utilizzo più sicuro dei telefoni mobili (European Framework for Safer Mobile Use) e il sistema di classificazione PEGI (Pan-European Games Information).
Per ulteriori informazioni:
Sito Internet dell’Agenda digitale