TI Media, Tarak Ben Ammar smentisce: ‘Nessun interesse a comprare’

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Il titolo è volato in Borsa sulla scia delle indiscrezioni che davano come imminente l’ingresso del finanziere nel capitale di TI Media.

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Tarak Ben Ammar

“Smentisco ogni notizia relativa a un mio coinvolgimento nell’operazione di acquisto di Telecom Italia Media, come già ho fatto in numerose altre occasioni“. Il finanziere Tarak Ben Ammar, in qualità di amministratore della società controllante Telecom Italia (77%), ha dichiarato all’Adnkronos di non aver mai avuto un coinvolgimento diretto, né di essere mai stato interessato nelle presunte operazioni di acquisto di TI Media da parte di terzi, smentendo così i rumor della stampa che lo volevano tra i nuovi soci del gruppo controllato da Telecom, rumor che hanno fatto volare il titolo in Borsa.

A metà mattinata, infatti, il titolo di TI Media è stato congelato per eccesso di rialzo con un teorico +12,62% a 0,1695 euro.

 

A scatenare tanto interesse le indiscrezioni pubblicate da MF, secondo il quale Ben Ammar corrisponderebbe all’identikit tratteggiato da Giovanni Stella, vicepresidente e Ad di TI Media, del socio industriale e commerciale pronto a rilevare una quota importante della società (si dice fino al 40%) e a incidere nella governance del gruppo.

L’imprenditore e finanziere franco-tunisino, attivo da anni in Italia con i gruppi Prima Tv, Europa Tv e le case di produzione e distribuzione cinematografica Eagle Pictures e Lux Vide, secondo quanto riportava MF, aveva rotto gli indugi e dato il via allo studio di un’offerta per l’ingresso nel capitale di TI Media.

 

Secondo il giornale, la spinta in questa direzione sarebbe sostenuta dall’interesse di alcune istituzioni del Qatar, disposte a mettere sul tavolo i capitali necessari. L’obiettivo primario dell’uomo d’affari vicino sia a Silvio Berlusconi sia al magnate australiano di News Corp, Rupert Murdoch, è rappresentato dall’asset La7, l’emittente che nell’ultimo anno, ponendosi criticamente nei confronti del governo Berlusconi, ha accresciuto gli ascolti fino a raddoppiare lo share medio giornaliero al 4% con picchi superiori all’11% registrati dal Tg diretto da Enrico Mentana e dal programma satirico di Maurizio Crozza. Ben Ammar conosce la storia e l’evoluzione di TI Media, scriveva ancora MF, e della tv più importante del gruppo sedendo da anni nel consiglio d’amministrazione di Telecom Italia.

 

Ma oggi è arrivata la secca smentita dell’imprenditore. Solo una cosa è certa, che intorno a TI Media si sta concentrando l’interesse di diverse aziende.

Nei giorni scorsi il presidente onorario del gruppo Cir, Carlo De Benedetti, aveva dichiarato durante la trasmissione ‘Otto e mezzo’ su La7: ‘Mi piacerebbe assolutamente comprare La7, ma Bernabè non la vuole vendere’.

E il presidente esecutivo di Telecom, Franco Bernabè, lo ha infatti detto chiaramente in occasione della conferenza stampa sui conti trimestrali, sostenendo che la compagnia non ha intenzione di vendere Ti Media, ma di trovare invece una partnership che permetta, attraverso nuove sinergie, di far crescere ulteriormente l’emittente televisiva. Escludendo tuttavia che al momento ci siano trattative in corso (Leggi Articolo Key4biz).

 “Noi abbiamo sempre detto che la tv è un settore nel quale vogliamo mantenere delle competenze, vogliamo mantenere una presenza, perché la crescita del traffico dati si sviluppa sui video – ha precisato Bernabè – Però la tv non fa integralmente parte del nostro core business, questo non vuol dire che vogliamo dismettere ma vogliamo trovare una partnership per trovare quelle sinergie che permetterà a Ti Media, a La7 di crescere ancora di più”.

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